Referendum San Raffaele, vincono i "no". Previtali, rappresentante sindacale USB: «Vince la dignità»

Martedì 29 gennaio, ore 21,00 - Ospedale San Raffaele. Sono da poco terminate le operazioni di spoglio delle 2551 schede - su 3008 aventi diritto, per un quorum dell’84% - in una aula gremita di lavoratori e lavoratrici. L’esito del referendum ha visto i NO (55%) prevalere sui Sì (45%).

Riceviamo in redazione questo comunicato stampa da USB in cui si dice: «Ospedale San Raffaele: referendum, vince la dignità. I lavoratori e le lavoratrici del San Raffaele non si piegano al ricatto. Il risultato non era per nulla scontato – dichiara Pierluigi Previtali, rappresentante sindacale USB  visto l’impegno dell’Amministrazione che ha cercato in tutti i modi - disinformazione utilizzando sms e mail - di convincere, anche attraverso l’opera capillare di caposala e capi-servizio, lavoratori e lavoratrici a votare per il "sì", con bassezze che hanno rasentato il ricatto morale. Una conferma per chi, come noi, non ha mai accettato di piegarsi al ricatto dell’Amministrazione. Certamente ora si apre una fase impegnativa, ma siamo pronti a sostenere sia la mobilitazione sia le vertenze e il reddito dei colleghi attraverso una cassa di resistenza e solidarietà – continua Previtali . La prossima tappa sarà giovedì 31 a Roma, presso il Ministero del Lavoro dove, dopo la pratica burocratica di verbalizzazione del mancato accordo, chiederemo che ci sia l’apertura di un tavolo di trattativa perché si possa continuare a garantire i livelli occupazionali e salariali. Il gruppo Rotelli si è già dimostrato non in grado di gestire questa struttura complessa, nonostante gli ingenti trasferimenti pubblici: garantisca posti di lavoro e stipendi adeguati o si faccia da parte e intervengano Governo e Regione», conclude Pierluigi Previtali.
Cristiana Pisani