Scissione: il Pdl segratese rompe il silenzio

Comunicato stampa del Pdl segratese rompe il silenzio e ricorda agli ex colleghi oggi Indipendenti che la loro elezione è frutto del successo del Pdl

Arriva in redazione, quasi in chiusura, un comunicato stampa del Pdl di Segrate. Si interrompe il silenzio sulla situazione politica segratese, sull’esodo di assessori e consiglieri dalle fila del Pdl verso il neonato gruppo degli “Indipendenti”. Per motivi di spazio non lo pubblichiamo integralmente, lo commentiamo con l’avv. Paolo Borlone, consigliere comunale, uno dei cinque, con Casadio, Casella, Nardio e l’assessore Pedroni, rimasti fedeli al partito del Cavaliere. Questa la chiara premessa: «Il Pdl, messo davanti al fatto compiuto, prende atto che alcuni consiglieri e assessori, dopo anni di militanza, dopo essere stati eletti nel 2010 nella propria lista (il Pdl ha ottenuto il 43,63% dei consensi dei quali la stragrande maggioranza senza espressione di preferenza), si sono improvvisamente accorti di non condividere il progetto del partito e hanno deciso di uscirne. Ora però, anche alla luce delle dichiarazioni apparse sugli organi di stampa locali, si ritiene importante fare alcune precisazioni». Continua, permettendo di comprendere il perché del loro uscire allo scoperto in questo momento: «Avendo i consiglieri fuoriusciti i numeri per ottenere la maggioranza all’interno del gruppo in qualsiasi decisione, eventuali nuove iniziative per Segrate, anche se non previste dal programma votato dai cittadini, comprese ipotetiche azioni di contenimento della spesa pubblica e della politica in generale, potevano benissimo essere poste all’attenzione del Pdl e votate. È su questo aspetto che vogliamo portare l’attenzione dei nostri elettori – prosegue Borlone –: questi nostri ex colleghi, oggi “Indipendenti”, vogliono apparire i “bravi”, annunciano tagli alle spese ci riferiamo all’odg n.15 del 19-6-’12 del consiglio comunale a loro firma come se prima non avessero i numeri – ricordiamo che avevano 9 teste su 13, la maggioranza quindi, per decidere all’interno democraticamente e per fare quello che ora annunciano di fare. Mi chiedo, perché farlo solo ora? A tutti loro rivolgo questa critica: non basta cambiare la confezione” per riacquistare credibilità. Come abbiamo scritto nel comunicato, “non è uscendo dal partito che ciò può essere ottenuto, ma spiegando agli elettori cosa il Pdl ha fatto concretamente in Lombardia in diciassette anni di ottimo governo».  A conclusione: «Siamo orgogliosi di appartenere al Pdl e con coerenza continueremo a dare seguito al mandato ricevuto dai cittadini segratesi per completare il programma votato nel totale rispetto della loro volontà».

Cristiana Pisani