Tasse aeroportuali: il Comune di Segrate fa causa allo Stato per recuperare circa 1mln di euro

A tale somma ammontano gli emolumenti dovuti ma indebitamente omessi dal 2005 al 2015 a titolo di addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali

Coinvolti anche altri Comuni in Italia, per 85mln complessivi

Ammontano a 937 mila 180 euro le somme dovute ma indebitamente omesse al Comune di Segrate, nel corso del decennio 2005-2015, a titolo di addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali. Alla luce di ciò l’Amministrazione segratese, insieme ai comuni aeroportuali membri dell’ANCAI, l’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani, ha deciso di adire le vie legali per recuperare quanto le spetta per legge. L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco è stata istituita con la legge 350/03, a fronte della quale una parte dei prelievi va destinata ai Comuni, attraverso un apposito fondo presso il Ministero dell’Interno, ripartendola sulla base del rispettivo traffico aeroportuale. Dal 2005 al 2015, Lo Stato avrebbe dovuto versare ai comuni aeroportuali in tutto 85mln di euro. A seguito di una serie di interventi normativi, però, il riparto per gli Enti Locali non è stato più effettuato nella sua interezza, e ha seguito un andamento altalenante. Inoltre, a partire dal 2009, non sono stati più resi pubblici da parte del ministero dell’Interno i dati relativi alle superfici aeroportuali e al traffico passeggeri, necessari per procedere al corretto riparto dei fondi. Questa situazione ha prodotto i mancati trasferimenti degli 85mln spettanti ai Comuni, compreso il milione di euro circa nel caso di Segrate, il tutto mentre gli Enti locali hanno continuato ad assicurare i servizi locali necessari per la presenza delle strutture aeroportuali sui propri territori. «L'Aeroporto di Linate, quarto in Italia e terzo in Lombardia per traffico nazionale ed europeo di passeggeri – ha commentato l’assessore ai Trasporti, Viviana Mazzei -, è una realtà di indubbia eccellenza per Segrate, ma nel contempo una presenza fortemente impattante sulla città». In tal senso l’assessore ricorda le annose battaglie per tutelare la salute dei cittadini dall’inquinamento acustico e atmosferico e gli oneri ingenti di cui il Comune deve farsi carico per garantire i servizi necessari all’hub. «Con l’azione legale che intraprendiamo – conclude Mazzei - auspichiamo che al Comune venga versato quanto gli spetta, cioè 1mln di euro circa che potremmo impiegare per incrementare i servizi ai cittadini».
Redazione Web