La birra Pratorosso, premiata all’Agrifood 2012, finisce sui tavoli dei ristoranti di Tokio

La birra prodotta a Settala viene esportata in Giappone e la sua qualità viene premiata all' Agrifood2012 di Verona.

La birra Pratorosso conquista Tokyo. E la cruda, rifermentata, non pastorizzata di Settala viene servita in oltre mille ristoranti italiani della capitale giapponese. Un successo che forse nemmeno presso il micro birrificio alle porte di Milano si aspettavano. Un salto nel mercato internazionale reso possibile grazie alla mediazione degli importatori di vino che, spiegano da Cascina Gaita, sempre di più richiedono di commercializzare per l’estero non solo rossi o bianchi, con o senza bollicine, ma anche birra di qualità. E nel giro di sei mesi la domanda per avere sulle tavole asiatiche una bottiglia Pratorosso è raddoppiata. Tanto che le prossime sfide per l’azienda sono rappresentate dall’esportazione del prodotto in Cina e in Russia. E se in Giappone preferiscono la chiara, la bianca, la bionda e la rossa doppio malto, al Vinitaly di Verona, ha riscosso grandi apprezzamenti la scura. La bevanda dei fratelli De Ponti più elegante e sofisticata. Con le sue note di caffè, liquirizia, tabacco e cacao. Sui gusti non si discute, si sa, ma un dato è certo: il pregio di queste birre è stato premiato all’Agrifood 2012. Vetrina dell’eccellenza made in Italy, che si è svolta a fine marzo in concomitanza con il salone internazionale del vino e dei distillati a Verona.

Alessandra Moscheri