Problemi viabilistici sulla Cerca? Non solo. Marciapiedi sconnessi e fermate del bus pericolose

«Non solo mancano i marciapiedi – dicono alcuni caleppiesi – ma quelli che ci sono, spesso, si presentano in condizioni precarie, sconnessi e pieni di buche». La questione è maggiormente avvertita da coloro che hanno problemi di deambulazione e dai loro accompagnatori che testimoniano: «Sfido chiunque a salire e scendere senza pericolo da quelle banchine; quando ci sono! E immagina se una persona fosse seduta su una sedie a rotelle. E’ un tratto di strada molto pericoloso e trafficato. Non ci si sente sicuri ad attraversare e aspettare le segnalazioni semaforiche, soprattutto quando passano camion e mezzi pesanti». Gli abitanti inoltre fanno notare che sulla via Cerca le pensiline delle fermate dei pullman scarseggiano o sono del tutto assenti. G. e L. spiegano che se: «Vai in direzione Melzo, nelle vicinanze di Viale Buozzi, sul territorio di Settala, c’è una fermata dove le persone aspettano sul ciglio della strada in mezzo all’erbaccia. Per fortuna siamo automuniti.
Deve essere arduo aspettare un mezzo in quel punto, soprattutto quando piove». La signora F. dice: «Una volta, mentre guidavo, ho visto un piccolo gruppo di persone aspettare e pensavo che l’autista si fosse fermato per gentilezza. Non immaginavo che quella fosse una fermata». Sono problemi annosi  e Daniele Zucchelli, ufficio stampa dell’assessore alla Provincia De Nicola spiega che: «La competenza per quel che concerne i marciapiedi del tratto stradale in questione e la realizzazione di pensiline ricade sul Comune di Settala». Il sindaco di Settala, Enrico Sozzi, interpellato a tal proposito, invita a contattare il capo della Polizia Locale, Ivano Mugnaini. L’agente spiega che: «Per quel che concerne le buche sui marciapiedi vengono sistematicamente fatte segnalazioni all’ufficio tecnico. Per le banchine e le pensiline invece non si può intervenire come si vorrebbe perché bisogna attenersi alle norme del codice della strada. Attualmente non ci sono, per esempio, distanze sufficienti perché si possano costruire marciapiedi di dimensioni idonee. Esistono criteri da rispettare che implicherebbero una ristrutturazione importante. Non dimentichiamo inoltre che stiamo parlando di una delle arterie maggiormente trafficate. Tanti anni fa non c’era nessuna banchina e la circolazione di veicoli non era così intensa. Ci auguriamo che grazie alla costruzione di nuove strade (e la tangenziale esterna) ci possa essere un declassamento del traffico. Questo potrebbe permettere una concreta attuazione di progetti volti a realizzare le migliorie tanto auspicate anche dai cittadini».

Alessandra Moscheri