Prefettura e Questura non fermano il Rave party abusivo di Spino d’Adda, Gobbato (Lega): «Pericolosissimo per la salute pubblica» |Video|

Oltre 1500 i partecipanti al “Covid Party” abusivo a base di musica psichedelica, alcol e droghe, le Forze dell’Ordine costrette a sorvegliare lo svolgimento, cittadini increduli

In basso a destra l'on. Claudia Gobbato

In basso a destra l'on. Claudia Gobbato La parlamentare della Lega ha annunicato un'interrogazione parlamentare sull'argomento

Gobbato: «Il Governo chiude le discoteche e consente invece rave illegali»

Spino d'Adda (Cr), 16 agosto 2020 -A dare l’allarme sono stati i residenti della zona, che da venerdì sera 14 agosto 2020, hanno assistito all’occupazione dei terreni fra il fiume Adda e le cascine Gamello e Ca’ Nova. Circa 1500 persone, di varie nazionalità, sono giunte in quest’area grazie ad un tam tam sul web che ha riunito gli irriducibili della musica legata allo sballo nel week end di ferragosto. I partecipanti giunti con camper e tende si sono accampati sulle rive del fiume Adda, portando tutta l’attrezzatura necessaria a realizzare un impianto sonoro potentissimo che ha diffuso musica elettronica a 140 bpm per tutta la notte e la mattina seguente. In molti hanno ribattezzato il raduno illegale “Covid party” a causa dell’assenza delle più minime misure anti contagio. «La Procura della Repubblica – spiega un residente della zona – dovrebbe arrestare gli organizzatori per attentato alla salute pubblica».  Le Forze dell’Ordine che si sono recate sul posto hanno tenuto sotto controllo la situazione ma non sono mai state messe in condizione di intervenire fermando il raduno. Gli agenti hanno cercato di convincere  i partecipanti che continuavano ad arrivare durante la notte a tornare a casa… ma senza troppa fortuna. La Prefettura non ha deciso di sgomberare l’area ma ha consentito che il rave party proseguisse anche sabato 15  e domenica 16 agosto, utilizzando le Forze dell’Ordine per monitorare che il raduno si svolgesse nel rispetto delle disposizioni anti-contagio. Secondo alcuni residenti questo tentativo della Prefettura è stato totalmente inutile: «Sono tre notti che non si dorme – spiega una cittadina residente nei pressi dell’area -, oggi ho chiamato carabinieri prima, polizia subito dopo, entrambi mi hanno riferito che ci sono quattro volanti presenti in loco e di aver le mani legate, perché devono attendere la Questura di Cremona (Siamo a ferragosto......)».
Sulla questione interviene anche Claudia Gobbato, parlamentare cremasca della Lega: «Quanto sta accadendo a Spino d’Adda con oltre mille ragazzi ammassati da ore per un rave party è pericolosissimo per loro e per la salute pubblica, ed è potenzialmente una ‘bomba ad orologeria’ che potrebbe avere conseguenze gravissime. Situazioni – prosegue la Gobbato – che mettono in estrema difficoltà cittadini e amministrazioni inerti che nulla possono per contrastare questo fenomeno, già di per sé pericoloso, che in periodo di emergenza sanitaria da Covid19 diventa ancora più problematico. Ricordo che parliamo di un territorio già duramente colpito dall’epidemia che con grande sforzo e responsabilità di tantissime persone stava iniziando a rialzarsi. Presenterò un’interrogazione al Governo per chiedere come intenda far fronte a situazioni altamente pericolose come la ‘follia’ di queste ore. Parliamo di un Esecutivo che proprio in queste ore vuole chiudere le discoteche, consentendo invece rave illegali senza nessun controllo e con rischi altissimi di contagio. Tutto questo è intollerabile e qualcuno deve risponderne».

Il vicesindaco Enzo Galbiati ha confermato l'intervento di parecchie ambulanze per numerosi partecipanti che si sono sentiti male:
«L'amministrazione non è stata a guardare - scrive in un post social Galbiati  - abbiamo chiamato le forze dell'ordine già venerdì sera. La competenza su come intervenire è della prefettura. Siamo preoccupati e abbiamo evidenziato la possibilità di estensione dei contagi da Covid. Ieri e questa mattina ho chiamato i carabinieri per una maggiore presenza in paese. Sono intervenute parecchie ambulanze per ragazzi che purtroppo sono stati male. Tutto il nostro impegno nel ridurre gli assamblamenti viene vanificato da questi raduni incontrollati. Non ho parole manderemo ufficialmente le nostre rimostranze agli organi competenti. Ora dobbiamo fare il punto della situazione e capire come intervenire per ripulire le aree interessate».

Enzo Galbiati

Enzo Galbiati Vicesindaco di Spino D'Adda

Il dr. Attilio Galmozzi medico presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Crema ha scritto una lettera aperta ai partecipanti al Rave Party sul suo profilo Facebook per fermare il raduno:
«Ragazzi, non scherziamo.. Davvero non scherziamo.. che senso ha, dopo tutto quello che abbiamo passato (i sacrifici, la limitazione temporanea delle libertà , aver costretto i bambini a stare lontani dalla loro scuola e dai loro compagni) organizzare in pieno agosto un Rave party? A cosa è servito proteggersi, proteggere, limitare i contatti umani se in più di 1000 senza alcuna regola e senza alcun distanziamento vi troverete ammassati l'uno sull'altro? Abbiamo chiuso scuole, asili, luoghi educativi, negozi (molti non hanno più riaperto) , biblioteche, bar per nulla? Volete davvero cancellare così i mesi più terribili dal dopoguerra ad oggi?
La comunità scientifica ci dice che i contagi stanno aumentando e sono proprio i comportamenti irresponsabili che alimentano la diffusione, individuali e collettivi.. Fermatevi adesso che siete in tempo; di tempo (se tutti faranno la loro parte) ce ne sarà tanto, più leggero e più libero. Adesso non è il momento, fidatevi. Tra poco riapriranno le scuole, dopo mesi delicatissimi che lasceranno ricordi profondi nei bambini. Fatelo per loro, dategli la possibilità di riappropriarsi delle loro relazioni e dei loro diritti».

Il dr. Attilio Galmozzi

Il dr. Attilio Galmozzi Foto dal suo profilo Facebook