Scuse pubbliche a Stefano D'Errico per il furto del salvadanaio

Il primo ladro si è recato a casa D'Errico per chiedere scusa.

«Mi trovavo e mi trovo in un momento difficile della mia vita. Quando cerchi di evadere, non fai che peggiorare le cose – ha fatto sapere il 47enne, che ha chiesto di rimanere nell’anonimato –. Ho preso quel contenitore senza pensarci, l’ho portato in macchina e sono rientrato nel bar, pagando un panino con i miei soldi. Non è stato un gesto fatto con cattiveria: io e la mia famiglia abbiamo sempre aiutato Stefano». Le due famiglie, infatti, si conoscono da molto tempo. «Chiedo scusa a Stefano e alla sua famiglia – ha continuato l’uomo – e prometto che verrò spesso a trovarlo. Inoltre, ora ho trovato un lavoro: non appena prenderò il mio primo stipendio, la prima cosa che farò sarà restituire la somma che era presente nel salvadanaio, di circa 250 €». La famiglia D’Errico ha accettato le scuse: «Conosciamo la famiglia da molti anni e possiamo testimoniare che hanno sempre aiutato Stefano, spesso li abbiamo visti dare il loro contributo economico. Sono brave persone, è stato un brutto gesto ma si può qualificare come un colpo di testa».
Di nuovo al Charlie Brown, sabato 26 novembre,  il misfatto è stato compiuto, ma, questa volta, non è stato possibile riconoscere il ladro. 7giorni aveva fatto un appello a questo individuo, chiedendogli di restituire il maltolto; diversamente, avrebbe pubblicato il fotogramma del furto, in cui è riconoscibile il suo volto. Nessuno si è fatto sentire e 7giorni è stato di parola: il volto del ladro è stato reso noto in cartaceo sul numero 25, e l’intero filmato della telecamera di sorveglianza è stato pubblicato su 7giorniChannel, il canale su Youtube. A questo secondo responsabile, il primo vuole fare un appello: «Purtroppo si sbaglia, ma bisogna cercare di rimediare ai propri errori. Io mi sono messo una mano sulla coscienza: fallo anche tu, se sei una persona umana».

Giovedì 5 gennaio, come promesso, l'uomo è tornato presso casa D'Errico e ha restituito il maltolto.