Una cerimonia, solenne e molto partecipata, per non dimenticare chi ha donato la propria vita in difesa della libertà e della democrazia ma non ha fatto ritorno a casa. Venerdì 4 Novembre, in piazza Giovanni Paolo II a Tribiano si sono svolte le celebrazioni in occasione Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. La commemorazione è stata aperta da una rappresentazione organizzata dagli alunni delle classi terze della scuola media cittadina, i quali hanno voluto mettere in scena l’assurdità della guerra e i tanti dolori che essa ha causato a intere generazioni. Dopo la benedizione impartita da Don Flaminio, le autorità hanno deposto la corona di fiori sul Monumento ai Caduti inaugurato lo scorso anno, in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria. «È importante non dimenticarsi mai di chi si è sacrificato per noi – ha affermato il sindaco Roberto Gabriele -. Le nostre Forze Armate ci difendono sempre, difendono la nostra libertà e la nostra democrazia, e lo fanno con i valori di chi li ha preceduti. Per questo a loro va il nostro ringraziamento. I numeri dei Caduti della Prima Guerra Mondiale sono stati spaventosi. Oggi stiamo assistendo a una nuova guerra, quella in Ucraina, che sta durando da troppo tempo, dal 24 di febbraio. Non dobbiamo abituarci alla guerra, non dobbiamo rimanere indifferenti, perché spesso l’abitudine porta all’indifferenza. La guerra va sempre condannata e dobbiamo agire tutti i giorni perché non si ripeta più». La cerimonia è stata arricchita dalle note della Fanfara dei Bersaglieri A. Caretto di Melzo. All’evento hanno preso parte anche l’Associazione Combattenti e Reduci, l’Associazione Nazionale Carabinieri e la Protezione Civile.