Violenza sulle donne: in aula consigliare a Tribiano una sedia speciale per ricordare le vittime di maltrattamenti

Sulla poltrona un cappotto e delle scarpe rosse. Silaghi: «Servono più educazione e prevenzione. Bisogna agire oggi, perché domani è troppo tardi»

«Secondo il rapporto dell’OMS, la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. L’abuso fisico e sessuale è un problema che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo». Con queste parole Diana Silaghi, Consigliere di maggioranza, si è rivolta al Consiglio comunale di Tribiano in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In aula, davanti a lei, una sedia con appoggiati un cappotto e delle scarpe rosse, tradizionale simbolo della lotta alla violenza di genere. «Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne – ha proseguito -, emanata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993, la violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”». La legge n. 69/2019, nota come “Codice Rosso”, ha rafforzato la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, inasprendo le pene, introducendo nuove fattispecie di reato e velocizzando le procedure a tutela della vittima. Ma ancora non basta. «Nessuna legge potrà mai essere veramente efficace quanto la prevenzione - ha concluso -, finalizzata all’educazione delle nuove generazioni che parta dal rispetto delle differenze, passi da una comunicazione dei mass media più rispettosa della figura femminile, per arrivare al raggiungimento dell’uguaglianza come valore universale».

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