Vizzolo Predabissi, colto da un infarto durante la pausa pranzo: addio a Mario Secci

Il 55enne, da oltre trent’anni responsabile del restauro tappeti alla lavanderia industriale Ebe, è stato stroncato da un infarto. Commozione tra i colleghi

La lavanderia industriale dove Secci lavorava da 30 anni

La lavanderia industriale dove Secci lavorava da 30 anni

Non ce l’ha fatta Mario Secci, il 55enne colpito da un infarto nella giornata di mercoledì 6 novembre presso la lavanderia industriale Ebe di Vizzolo Predabissi. Secci, responsabile del restauro tappeti, è morto a causa di un infarto durante la pausa pranzo. Il 55enne, da oltre trent’anni parte del team dell’azienda, è stato immediatamente soccorso dai colleghi, che hanno lanciato l’allarme appena si sono resi conto della gravità della situazione. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Bianca di Melegnano, supportata dall’equipe medica dell’ospedale Maggiore di Lodi e dagli infermieri di Paullo. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimare Secci, anche con l’uso del defibrillatore, ma le condizioni del lavoratore sono apparse critiche fin dal primo momento. Nonostante la corsa contro il tempo, Mario Secci è giunto in arresto cardiaco al Policlinico San Donato, dove è spirato poco dopo. «Lavorava qui da oltre 30 anni, era come un fratello per noi - hanno dichiarato con emozione e incredulità i titolari dell’azienda -. È una tragedia immensa». La notizia della morte di Secci ha scosso profondamente colleghi e amici, che lo ricordano come una figura storica e una presenza affidabile all’interno della lavanderia. L’intera comunità di Melegnano, dove Secci viveva con la sua famiglia, si è stretta attorno ai suoi cari in un momento di dolore e sgomento.