Italia90: le prime indagini partirono proprio grazie al Comune di Zelo Buon Persico, come ricorda il consigliere regionale Giulio Cavalli
«Mentre si parla di commissioni antimafia, di nuove leggi e di impegni chiacchierati e sbandierati – rammenta in un recente comunicato stampa Giulio Cavalli, consigliere regionale lombardo di Italia dei Valori – in Questura ci hanno detto che il primo sospetto su Italia90 è nato perché un piccolo Comune di 7000 abitanti, Zelo Buon Persico, aveva deciso di approfondire le carte su questa “ombrosa” società, fino ad annullarne l’appalto. Ricordo invece che il Comune di Maleo, dove alla poltrona di sindaco siede il presidente leghista della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, ci è colpevolmente cascato. Mi chiedo come può il territorio non alzare la voce, non allarmarsi tanto quanto per il pericolo scippi o la fobia dei rom. La domanda sorge spontanea: sono eroi e illuminati i funzionari di Zelo o troppo timidi tutti gli altri? Altrimenti trasferiamo quel funzionario di Zelo Buon Persico in Palazzo Provinciale e avremo bell’e pronta l’unica commissione antimafia che per ora ha funzionato a Lodi».
Il sindaco di Zelo, Paolo Della Maggiore, ricorda: «Ci rivolgemmo alla Prefettura perché non era chiara la documentazione che avevamo richiesto a Italia90. Da lì partirono i primi sospetti e le indagini del caso. Ora, insieme ad altri sette Comuni, per la gestione dei rifiuti facciamo riferimento a un unico bando, più complesso ma sicuramente più sicuro e monitorato».
Lara Mikula