Milano, Teatro alla Scala: va in scena l'opera 2.0

Il Coronavirus non ha fermato la diffusione della cultura: scopriamo la piattaforma online “La Scala su Google Arts&Culture".

L’emergenza Coronavirus ha colpito duramente il mondo dell’arte: musei e teatri sono stati costretti a chiudere e a sospendere esibizioni e mostre, almeno fino a quando le condizioni sanitarie non permetteranno di riaprire in sicurezza. Il virus però non ha fermato la diffusione della cultura grazie alla tecnologia: musei quali il Prado a Madrid, il Louvre a Parigi e il Metropolitan Museum a New York hanno permesso ai visitatori di ammirare le loro opere senza uscire di casa. E il Teatro alla Scala ha seguito il loro esempio: nonostante i suoi 242 anni d’età, il Teatro ha mostrato il suo spirito innovativo durante l’epidemia di Covid – 19. Sul sito internet del Teatro è possibile accedere alla sezione “La Scala su Google Arts&Culture”. La piattaforma online consente di visitare il Teatro grazie a una mappa digitale: il palco, il parterre, le gallerie, i foyers, le terrazze…il Teatro è a completa disposizione del pubblico: muovendosi con le frecce e cliccando sulle porte ci si potrà spostare virtualmente da una stanza all’altra. La mappa fornisce anche le schede dei 1.325 palchettisti del Teatro. Ma non finisce qui: la piattaforma contiene 42 storie relative al Teatro alla Scala, da poter leggere o ascoltare. I temi trattati sono molti: la nascita del coro, gli stilisti e i loro straordinari costumi, l’architettura del Teatro…Troviamo anche biografie di celebri direttori d’orchestra quali Arturo Toscanini, Riccardo Muti e Claudio Abbado. “La Scala su Google Arts&Culture” include anche una collezione di 242.242 immagini: è possibile scorrere tra scatti di esibizioni, ritratti di compositori e musicisti, foto di ballerini e attori e molti altri contenuti. L’emergenza Covid–19 non ha dunque fermato il Teatro alla Scala, che anzi ha colto l’occasione per reinventarsi. La riapertura si prospetta a settembre: il 27 aprile il consiglio di amministrazione ha approvato la proposta di programmazione autunnale presentata dal sovrintendente Dominique Meyer. La Scala desidera innanzitutto rendere omaggio alle vittime della pandemia, che saranno commemorate con la Messa da Requiem di Verdi eseguita dai complessi scaligeri diretti dal direttore musicale Riccardo Chailly. Il concerto si terrà al Duomo di Milano nei primi giorni di settembre e si sta pensando di replicare l’evento a Bergamo e a Brescia. In programma vi è anche una serata dedicata al personale medico: l’evento avrà luogo nella sala del Piermarini e si aprirà con la Nona Sinfonia di Beethoven, diretta da Chailly. Si prospetta dunque una fase di ripresa per il Teatro, abituato a risorgere dalle ceneri: l’edificio infatti è stato costruito sulle macerie della chiesa di Santa Maria della Scala, a cui deve il nome, poi è sopravvissuto a un bombardamento nel 1943. Nemmeno il Coronavirus è riuscito ad annientare l’amore per la cultura, protagonista in ogni esibizione del Teatro alla Scala.