Legge di Bilancio, tagliato il traguardo. Le Cassandre possono tirare un respiro e brindare, al nuovo anno di governo Meloni

Dopo la Camera anche il Senato ha dato il suo consenso alla Manovra finanziaria. Il voto finale a Palazzo Madama ha visto 107 sì, 69 contrari e un astenuto. Prima di questo, la fiducia posta dal governo sull'articolo 1 del provvedimento è stata accolta con 109 voti favorevoli, 76 contrari e un astenuto

Ascoltando il vocìo confuso e scomposto delle opposizioni che si è levato negli ultimi giorni contro la manovra di bilancio, si sarebbe pensato che molto probabilmente tutto il Parlamento con scranni e poltrone sarebbe crollato sotto il peso di conti pubblici in totale disordine e di una manovra tutta deficit e debito. A questo si sarebbero aggiunte, discese da Bruxelles, innumerevoli rampogne per aver mancato gli obiettivi del Pnrr.
Eppure niente di tutto questo si è avverato. Al contrario, oggi la manovra è stata approvata non solo rispettando i tempi e addirittura in anticipo rispetto ciò che si è verificato negli ultimi anni, ma ottenendo il benestare del Parlamento Europeo. Qualcuno potrà rivendicare il fatto che sia stato Draghi a fare bene i compiti. La realtà è però che dovevano essere ancora ultimati ben quindici  obiettivi, cosa che si è realizzata in tempi record. Ora lasciamo pure spazio alle critiche e alle lezioncine impartite su come si debba redigere una Legge di Bilancio, accettiamo serenamente questo gioco delle parti. E le Cassandre possono finalmente tirare un bel respiro e brindare, sorseggiando piano per non rischiare il soffocamento, al nuovo anno di governo Meloni.

Cristina Coppa