Pantigliate, una serata per scoprire la riforma costituzionale

Lunedì 31 ottobre incontro alle ore 18 presso l’ex sala consiliare con il Presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, che risponderà alle domande sulla riforma

Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ospite a Pantigliate

Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ospite a Pantigliate

«Il Coordinamento per il No vuole informare al meglio i cittadini»

Gli italiani si pongono molte domande sulla riforma della carta costituzionale. Per questo motivo a Pantigliate, il 31 ottobre alle ore 18.00 è stata organizzata una serata, durante la quale il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida spiegherà i punti della riforma. Giurista e professore di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, Onida risponderà alle domande di cittadini e giornalisti. L’incontro del 31 ottobre (che si svolgerà nell’ex sede consiliare in via Risorgimento) rappresenta un’importante appuntamento per riuscire a fare chiarezza sull’argomento, in vista ovviamente del referendum previsto per il 4 dicembre 2016, in cui gli italiani saranno chiamati a votare per respingere o approvare la suddetta riforma. L’evento è stato reso possibile dal Coordinamento per il No, che offrirà anche un rinfresco ai partecipanti. Sulla questione si è espresso Antonio Malfettone, assessore e consigliere di Pantigliate: «Il Coordinamento per il No di Pantigliate si impegna affinché le persone siano il più informate possibile sulla riforma costituzionale, in modo da poter esprimere un voto in modo totalmente consapevole. Più l’informazione sarà capillare, tanto più probabile sarà la vittoria del No». 

Anche l'ex presidente della Corte Costituzionale non ha mai nascosto il proprio orientamento al “No” nei confronti della cosiddetta “Legge Boschi”, firmata per l’appunto dalla ministra per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi. Valerio Onida ha infatti descritto la riforma del governo Renzi quale «Figlia della cultura della fretta e dello scontro, dietro cui si cela l'intento di arrivare sostanzialmente all’elezione diretta del premier».

La “Legge Boschi” implicherà importanti modifiche nell’apparato Istituzionale: il superamento del bicameralismo perfetto o paritario, il numero dei senatori, i loro compiti e il modo in cui sono eletti, l’attribuzione esclusivamente alla camera dei deputati del compito di esprimere la fiducia nei confronti del governo, l’attribuzione dell’attività legislativa quasi interamente alla camera, l’eliminazione del riferimento alle province, l’abolizione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), alcune modifiche nella modalità di presentazione delle leggi d’iniziativa popolare e dei referendum abrogativi, cambiamenti nella procedura di elezione del presidente della repubblica, modifiche ai rapporti tra stato e regioni delineati dal Titolo V (che si applicheranno solo alle regioni a statuto ordinario), in particolare per le competenze legislative.

A differenza del referendum abrogativo, affinché la riforma costituzionale venga approvata nel referendum di dicembre non servirà il raggiungimento del quorum, quindi non sarà necessario che il 50 per cento più uno degli aventi diritto si rechi a votare.

in attesa delle ragioni del "Sì", per avvalersi di emeriti pareri sulla materia costituzionale, completando il quadro generale delle opinioni, i cittadini potranno approfittare dell'incontro del 31 ottobre, così da avvicinarsi in modo attivo e preparato al referendum.