Peschiera Borromeo: meglio, rendere ZTL la via Trento e di conseguenza, sdoganarla a ciclisti e podisti

Appello al Comune di Peschiera Borromeo di un lettore di 7giorni: «Vi prego di provvedere anzitutto allo sfalcio della vegetazione spontanea, poi a rivedere la scellerata decisioni di alcuni anni fa: introdurre il doppio senso quantomeno per le biciclette»

Peschiera Borromeo, via Trento

Peschiera Borromeo, via Trento Screenshot da Google Maps

«Gli automobilisti hanno scambiato la via Trento per un autodromo, ignorando il limite di 30 km/h»

Buongiorno, Vi scrivo per sottoporvi un problema che riguarda soprattutto la mobilità ciclabile e pedonale. La via in oggetto è l'unica strada che colleghi Mezzate con la Longhignana previo innesto sulla SP160, con S. Bovio e S. Felice. Alcuni anni fa, successivamente alla caduta della giunta Falletta, l'amministrazione successiva (N.d.r. amministrazione Zambon) introdusse il senso unico, in direzione Segrate, sulla via in questione. Nessuno ha tenuto conto che tale provvedimento è stato altamente lesivo per la mobilità ciclopedonale: da quel giorno a tutt'oggi, per andare da S. Bovio a Mezzate (es. la parrocchia o la farmacia) in bicicletta, bisogna percorrere la SP160 (che dopo l'ex-Microsoft si restringe alle stesse dimensioni della via Trento) fino a Mirazzano, da lì innestarsi sulla vecchia Paullese e infine girare in via della Resistenza. In soldoni: percorso tri o quadruplicato. Se per le auto questo non costituisce un problema, per un ciclista è estremamente disagevole un simile allungamento. E, d'altro canto, il percorso via Idroscalo, che comunque richiederebbe un allungamento verso Segrate, d'inverno è soggetto alle limitazioni dell'orario d'apertura dello stesso. I pedoni volendo potrebbero percorrere la strada in contromano, ma a loro rischio e pericolo: da quando è stato introdotto il senso unico, gli automobilisti hanno scambiato la via Trento per un autodromo, ignorando indisturbati il cartello di max 30 km/h, malgrado sia ripetuto 3 volte lungo la via. Inoltre la vegetazione spontanea riduce ulteriormente le dimensioni utili della strada, rendendola molto pericolosa dove c'è lo zig-zag in prossimità del ponticello sulla roggia (zona sud della via), dato che il bambù spontaneo impedisce la vista in senso opposto. Vi prego di provvedere anzitutto allo sfalcio della vegetazione spontanea, poi a rivedere la scellerata decisioni di alcuni anni fa: introdurre il doppio senso quantomeno per le biciclette (cosa prevista dalla riforma del codice della strada del 2021), o, ancor meglio, rendere ZTL la via Trento, garantendo così un traffico automobilistico molto limitato su tale via e, di conseguenza, sdoganarla a ciclisti e podisti. In attesa di Vostre, cordiali saluti M.C.