Programma vaccinale domiciliare per persone fragili, il pappagallino accoglie il giovane medico e si posa sulla sua spalla come per ringraziare

Un lettore ci scrive e racconta la sua esperienza di Volontario della Protezione Civile a supporto del programma vaccinale domiciliare al servizio dei più fragili: «Aiutare i "nostri nonni" è gratificante»

A sinistra il giovane medico e l'affettuoso pappagallino domestico; a destra l'equipaggio in partenza e sotto la centrale operativa della Protezione Civile all'Idroscalo

Caro Direttore ,
oramai tutti conoscono bene quanta preoccupazione e angoscia ha causato e sta ancora causando la pandemia dovuta al COVID-19 , specialmente nelle persone più fragili. Fra tante notizie che ogni giorno circolano e che si fa fatica a comprenderle, vorrei raccontare la personale esperienza di Volontario della Protezione Civile di Peschiera Borromeo coinvolto nel programma indetto da Regione Lombardia per la vaccinazione domiciliare dei più fragili nella città di Milano .
Un programma già attivo da diversi mesi e che continua con grande efficacia grazie all’azione di coordinamento tra medici e Corpo Volontari della Protezione Civile.
Sveglia al mattino alle 6:30 , ci si dirige alla Centrale Operativa della Protezione Civile dell’Idroscalo dove ci attende un altro collega che ci consegna le chiavi dell’auto di servizio. Siamo pronti per raggiungere il Centro Vaccinale della Fabbrica del Vapore di Milano. Dopo circa un’ora siamo li. Giungono Volontari a supporto dei medici dai dipartimenti della Protezione Civile della provincia di Milano e dopo una breve pausa caffè, ecco alle ore 8:00 vediamo uscire i medici e infermieri a due a due. Portano con sé il contenitore termico dove vengono conservate le dosi dei vaccini a condizioni idonee per il trasporto e la lista delle persone a cui si dovrà somministrare il vaccino. I giovani medici e infermieri sono contenti di vederci perché con loro inizierà un giorno ricco di emozioni. Loro entreranno nella case di coloro che attendono con ansia che un loro familiare, già affetto da gravi patologie e per lo più anziano, possa ricevere tramite il vaccino la possibilità di essere immune da probabile infezione COVID19 . I medici li chiamano i “nostri nonni”. Anche se non li conoscono già si sentono solidari con loro. Lista pronta , vaccini pronti , auto pronta , si parte per le vie della città. Il giovane medico inizia ad avvisare il primo della lista che saremo da lui entro 10 -15 minuti al massimo. Terminato il primo, subito il secondo e così per gli altri. Dobbiamo rispettare una tabella di marcia dettata da tempi stretti perché i vaccini devono essere somministrati nei giusti tempi. Molto spesso ci attendono per strada un figlio, un nipote, un amico che non appena vede l’auto della Protezione Civile i sui occhi esprimono sollievo. I medici scendono dall’auto e sono subito accolti con amore. Io li attendo in auto e già programmo il percorso più rapido per la tappa successiva. Quando rientrano in auto i medici raccontano l’accoglienza che hanno ricevuto. Si vede e si avverte che sono fieri del loro lavoro. In un recente viaggio, una coppia di giovani medici è stata accolta in casa anche da un pappagallino domestico che si è posato sulla spalla del giovane medico (foto) quasi a volerlo ringraziare del bene fatto alla sua padrona. Quel pappagallino è riuscito a rallegrare ancora di più la giornata del nostri medici. Lo scatto fa pensare come in qualsiasi momento della nostra giornata possiamo ritrovare, in modo inaspettato, la gratitudine per il nostro operato verso le persone fragili. A loro volta le persone fragili comprendono che non sono abbandonate a loro stesse ma come nel caso del pappagallino, ci sarà sempre qualcuno a posare la mano sulle loro spalle e a donare un momento di speranza. La campagna vaccinale a domicilio nella Città Metropolitana di Milano e non solo, continua senza sosta e noi Volontari della Protezione Civile come anche i medici, saremo sempre li con grande impegno e dedizione nel compiere ancora una volta il nostro dovere a tutela della salute pubblica.

Lettera Firmata.
Un Volontario della Protezione Civile di Peschiera Borromeo