Distonie amministrative a San Giuliano Milanese fra maggioranza e opposizione

Fare Comunità: «Nel Tam Tam di settembre posizioni sghembe sulla visione della città»

Tam Tam è giunto ormai al n. 133, è un mensile pubblicato dalla Amministrazione Comunale, da più di 11 anni. È o dovrebbe essere uno strumento informativo sull’andamento amministrativo di San Giuliano Milanese, sugli appalti, sulle opere realizzate, sui programmi che si approvano, sulle attività educative e culturali, sulle offerte formative, sui corsi di lingue, d’arte, ecc. Dovrebbe offrire un panorama di come si muove la città e sui diversi orientamenti politici. Ma alla fine non riesce, per come è impostato, ad esprimere una effettiva imparzialità. Per lo più è stato nel corso degli anni uno strumento in mano alla maggioranza per informare sì ma soprattutto per esaltare le sue iniziative a favore della comunità.
Chi scrive è il Palazzo, gli Uffici, gli Assessori e il Sindaco, che si riserva l’introduzione, un saluto alla citta-dinanza ma anche una indicazione sulle varie iniziative e sui cantieri che sono in corso. Nelle pagine centrali c’è lo sviluppo con dovizia di particolari e con una conclamata enfasi di quanto anticipato dal sindaco.

Alla minoranza non resta che utilizzare un trafiletto sull’ultima pagina, messa a disposizione per evidenziare individualmente come forze politiche o con comunicati unitari, quando lo decidono, gli argomenti ritenuti di una certa importanza. La prima cosa che balza all’occhio è la discrepanza degli spazi a loro disposizione, limitatissimi su una rivista di 28 pagine. Anche ben fatta e ben illustrata con foto dei cantieri e delle varie occasioni di incontri.

Su questo ultimo numero di settembre 2023 la maggioranza che amministra la città, costituita da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Viviamo San Giuliano e Lega Lombarda Salvini, pubblica un comunicato unitario sul centro natatorio che sta per essere realizzato in via Risorgimento, accanto alla piscina esistente, con dovizia di particolari sulle varie fasi operative, sulla problematica degli appalti, sulle modalità gestionali. Il Centro natatorio viene definita “l’opera pubblica più attesa da noi sangiulianesi” approvata dalla maggioranza compatta che, contrariamente alla inconcludenza del centro sinistra che aveva governato la città negli anni scorsi – con una punta polemica ma dimenticando che la giunta di centro sinistra era stata fermata da una denuncia alla magistratura del centro destra allora all’opposizione, a cui erano seguiti degli avvisi di garanzia che avevano causato il blocco dell’iter per la sua realizzazione – passa “dalle parole ai fatti”, opposizione dileggiata anche al termine del comunicato che deride la differenza del voto al momento della approvazione in Consiglio Comunale da parte della minoranza divisa in tre rivoli: “astensione, contrarietà e non partecipazione al voto”. In effetti un comportamento incomprensibile di fronte alla compattezza della maggioranza. 

Questo atteggiamento si riflette anche nella pubblicazione delle prese di posizione pubblicate individualmente dalle forze politiche che si oppongono all’attuale minoranza: il Movimento 5 Stelle parla dei cassonetti dei rifiuti lamentando la loro sostituzione che andrebbe ad alimentare la quantità e il peso dei rifiuti; il Partito Democratico interviene sulle mense scolastiche seminando dubbi sulla loro gestione e il Gruppo Sinistra ecologica, solidale, partecipata getta luce sul nuovo stadio di calcio, che pare venga realizzato nel vicino Comune di San Donato, preoccupato sul suo inevitabile impatto anche su San Giuliano. Ora questo quadro dà l’idea di due mondi diversi e distanti: l’uno compatto e l’altro sparpagliato. Sembra che siamo in due comuni diversi, due mondi che ruotano senza vedersi e senza toccarsi, cosa che invece sarebbe auspicabile per il bene del Paese.

Paolo Rausa
fare Comunità