Cambio di governance del Parco Agricolo Sud, Pizzul e Piloni (Pd): «Occorre rivedere il Progetto di Legge e lavorare insieme per il territorio»

Per i due Consiglieri regionali del Partito Democratico: «dopo l’audizione di oggi, è emersa chiaramente la necessità di rivedere, sia nelle modalità sia nel merito, questo progetto di legge che intende modificare la governance del Parco Agricolo Sud Milano»

Fabio Pizzul e Matteo Piloni

Fabio Pizzul e Matteo Piloni

«Dopo l’audizione di oggi, è emersa chiaramente la necessità di rivedere, sia nelle modalità sia nel merito, questo progetto di legge che intende modificare la governance del Parco Agricolo Sud Milano». È così che Fabio Pizzul e Matteo Piloni, capogruppo e referente dem in commissione Agricoltura, intervengono a margine delle audizioni che si sono svolte oggi pomeriggio con il vicesindaco e assessore all'Agricoltura del Comune di Milano, il presidente dell’associazione Libera Caccia, il presidente della Federazione Italiana Libera Caccia, il presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia e il co-promotore della petizione per il Parco agricolo sud Milano, in merito al progetto di legge che modifica la legge regionale 16/07 sulla disciplina del Parco Agricolo Sud Milano. «Un incontro che si è rivelato molto utile, in quanto sono state sottolineate diverse criticità – proseguono i consiglieri Pizzul e Piloni – tra quelle più importanti riteniamo ci sia, oltre al serio problema della carenza di personale, la mancata interlocuzione tra i proponenti e l’amministrazione comunale in merito all’ipotesi economica richiesta al comune di Milano e a tutti gli altri comuni interessati dal Parco. Non è ammissibile che si proponga una legge senza concordare le risorse che le parti in causa devono mettere a bilancio. Oggi comunque, oltre alle criticità, sono arrivate anche delle proposte, questo ci porta a credere che sia necessario più tempo per approfondire i diversi punti di vista e per mettersi al lavoro per modificare questa proposta di legge, lavorando tutti insieme per il bene del territorio» concludono Pizzul e Piloni.