Peschiera, Bellaria, dubbi su fideiussioni, opere pubbliche e comunicazione, l'Interrogazione del centrodestra rimane fuori dal Consiglio
Esclusa per un cavillo procedurale nonostante la PEC inviata nei tempi regolamentari, fa fede la data del Protocollo eseguito il mattino seguente. Decisione rigorosa, ma legittima per il regolamento comunale

L’interrogazione urgente sul Piano Integrato di Intervento (PII) di Bellaria non è stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 28 maggio. Un’esclusione che non dipende dal merito, ma da un cavillo tecnico: il documento, pur inviato via PEC nei tempi previsti dal regolamento, è stato protocollato solo la mattina successiva e pertanto considerato “fuori termine” per essere discusso nella seduta in programma.
Il regolamento del Consiglio comunale, infatti, stabilisce che faccia fede la data del protocollo per l’ammissione degli atti all’ordine del giorno. Una regola applicata in modo rigoroso che, in questo caso, ha avuto l’effetto di rinviare la trattazione di un tema che tocca direttamente interessi urbanistici, ambientali ed economici rilevanti per la città.
Non si tratta però di un’esclusione definitiva: l’interrogazione sarà infatti regolarmente inserita e discussa nel prossimo Consiglio comunale utile, previsto per il mese di giugno.
I contenuti dell’interrogazione
Il documento, presentato dai gruppi di minoranza, e condiviso da tutto il centro destra, Lega , Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lista Scarpato, mette in fila una lunga serie di criticità, interrogativi e richieste di chiarimento legati al futuro del Pii Bellaria, con particolare attenzione alla situazione del lotto 2, oggetto di annullamento parziale da parte del Consiglio di Stato.
Tra i temi centrali:
- la mancata escussione delle fideiussioni a garanzia degli oneri previsti, che – secondo fonti non ufficiali – non sarebbero ancora state incassate e non coprirebbero nemmeno il 50% del dovuto complessivo;
- la gestione frammentata e poco trasparente delle informazioni, con notizie filtrate in modo informale a gruppi ristretti di cittadini, o diffuse alla stampa senza previo confronto con il Consiglio comunale;
- i dubbi sulla destinazione delle risorse che dovrebbero derivare dalle fideiussioni e sulla reale volontà dell’Amministrazione di utilizzare tali fondi per opere pubbliche fondamentali come scuola e parco, originariamente previste dal piano;
- le incertezze legate alla classificazione acustica dell’area (classe III), che potrebbe limitare la realizzazione di determinati servizi pubblici.
Una richiesta di trasparenza e partecipazione
Il testo dell’interrogazione chiede anche un impegno politico più netto da parte dell’Amministrazione in direzione della trasparenza e dell’equità nella comunicazione istituzionale. Un richiamo chiaro a non riservare comunicazioni e informazioni solo ad alcuni interlocutori, ma a garantire un’informazione completa e condivisa, a partire dagli organi eletti.
Non manca infine la richiesta di rendicontazione dettagliata sulle spese legali già sostenute dal Comune in relazione al contenzioso sul PII e su quelle previste per la prosecuzione del procedimento giudiziario.
Appuntamento rinviato, ma non cancellato
Seppur temporaneamente bloccata da un tecnicismo, l’interrogazione sul PII Bellaria ha riportato l’attenzione su un tema che da oltre un decennio accompagna la storia urbanistica e amministrativa di Peschiera Borromeo. Il rinvio della discussione non chiude il dibattito, ma lo rilancia verso il prossimo Consiglio comunale, quando l’Amministrazione sarà chiamata a fornire risposte puntuali e ufficiali alle molte domande rimaste in sospeso.