Rinviata la discussione in Consiglio comunale della Mozione sui centri estivi e i rincari dei servizi scolastici: «Non può essere trattata d’urgenza»

La mozione del cdx per la revisione della delibera di giunta sugli aumenti delle tariffe scolastiche e dei centri estivi non sarà discussa pubblicamente Mercoledì 28, perché, secondo Mazzola, presidente del Consiglio comunale, comporta riflessi diretti sul bilancio e quindi non rispetta i requisiti previsti dal regolamento

Moreno Mazzola

Moreno Mazzola

La mozione urgente presentata dai gruppi consiliari di Forza Italia, e Fratelli d’Italia per chiedere il ritiro o una profonda revisione della delibera n. 103 del 14 maggio 2025, relativa agli aumenti delle tariffe dei servizi scolastici comunali, non verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale, in programma mercoledì 28 maggio. A spiegare le ragioni dell’esclusione è stato il presidente del Consiglio, Moreno Mazzola, in una comunicazione indirizzata a tutti i consiglieri.

Una richiesta di dibattito immediato

Il documento, sottoscritto dai capigruppo Luigi Di Palma (Forza Italia), Stefania Accosa (Fratelli d’Italia), chiede il ritiro della delibera che ha introdotto rincari significativi per i servizi di pre e post scuola e per i centri estivi comunali, con aumenti fino al 525% per alcune fasce ISEE e fino al 400% per i costi accessori come trasporto e gite. I firmatari denunciavano l’assenza di confronto con famiglie e opposizioni, chiedendo l’immediata apertura di un tavolo di dialogo e il coinvolgimento del Consiglio comunale.

L'interpretazione del regolamento

Tuttavia, la mozione è stata esclusa dall’ordine del giorno del Consiglio comunale perché non ritenuta ammissibile come urgente, ai sensi dell’articolo 34 del Regolamento del Consiglio comunale. Lo stesso articolo prevede che una mozione possa essere trattata d’urgenza solo nel caso in cui non comporti impegni di bilancio né modifiche al funzionamento dei servizi dell’ente.

A questo proposito, il presidente Mazzola ha chiarito: «Il Consiglio ha espresso il proprio orientamento quando ha approvato il bilancio. Ne consegue che, per come è declinato il contenuto della mozione, è innegabile che la stessa mozione avrebbe riflessi sul bilancio e, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 34, dovrà essere gestita in modalità ordinaria e non di urgenza».

Non un rigetto, ma un rinvio

La decisione non rappresenta un rigetto del contenuto della mozione, bensì una presa d’atto dell’impossibilità di inserirla tra i punti urgenti. Lo stesso presidente ha infatti precisato che «la mozione può e deve essere calendarizzata in via ordinaria nei lavori consiliari nelle tempistiche previste dal vigente regolamento del consiglio comunale».

Opposizioni deluse: «Segnale mancato alle famiglie»

I gruppi di opposizione, che avevano puntato su una discussione tempestiva per dare un segnale concreto alle famiglie colpite dagli aumenti, hanno espresso delusione per l’esclusione dell’atto. La richiesta dei firmatari era chiara: riconsiderare le tariffe alla luce delle difficoltà economiche delle fasce più fragili e agire subito per limitare gli effetti della delibera, soprattutto in vista dell’imminente avvio dei centri estivi.

Lo scontro politico sul tema resta aperto, e la mozione sarà verosimilmente uno dei punti caldi del prossimo Consiglio utile, anche se il termine per l'iscrizione ai centri estivi sarà già superato, e le famiglie avranno già pagato il dovuto. Resta il fatto che su questi aumenti non c'è stata, non solo la discussione nelle commisisoni competenti, ma neanche una comunicazione tempestiva e chiara alle famiglie, che si sono trovate gli aumenti tariffari a ridosso dell'inizio dei centri estivi comunali.
Giulio Carnevale


MOZIONE URGENTE (Art. 34 Regolamento Consiglio comunale Peschiera Borromeo)

mozione-ritiro-delibera-di-giunta.pdf