Peschiera, Accosa e Canino (FdI) contro l'assessora Montemaggi: «Aumenti non necessari, incoerente e opaca»
Accusa di mancanza di trasparenza e cambi di rotta inspiegabili sull’aumento di pre e post scuola e centri estivi: «Diceva di voler aiutare le famiglie, ora le penalizza». Ampie critiche sulle politiche giovanili e comunicazione: «Tutto fermo»

Stefania Accosa e Andrea Canino rispettivamente Capogruppo in Consiglio comunale e Segretario del Circolo FdI di Peschiera Borromeo
Peschiera Borromeo – È durissimo l’attacco di Fratelli d’Italia all’Assessora Greta Montemaggi, responsabile dei servizi scolastici, delle politiche giovanili e della comunicazione del Comune di Peschiera Borromeo. Oggetto della polemica sono le dichiarazioni dell'esponente di Peschiera Riparte a 7giorni, in seguito all’aumento delle tariffe dei servizi scolastici non essenziali, in particolare pre e post scuola e centri estivi comunali. Un provvedimento che per il gruppo locale di Fratelli d'Italia è arrivato «senza confronto, senza preavviso e soprattutto senza trasparenza».
«Le dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Montemaggi ci lasciano interdetti per molteplici motivi – affermano Stefania Accosa Capogruppo in Consiglio comunale e Andrea Canino segretario del partito a Peschiera Borromeo –. Nel comunicato si parla di trasparenza, ma la verità è un'altra. Il testo in questione non menzionava in alcun modo interventi sulle tariffe e, anche a domanda diretta, l'Assessore non ha confermato che all'ottimizzazione sarebbe corrisposto un aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Non è avvenuto in commissione e non è avvenuto nemmeno in sede di bilancio di previsione».
Secondo Fratelli d’Italia, si è trattato di una manovra decisa a tavolino e calata dall’alto: «In sede di commissione non si è stati trasparenti, offrendo solo una visione ottimistica che celava gli aumenti che poi sarebbero stati imposti».
«A marzo parlava di rispetto per le famiglie, ora le penalizza»
A infiammare ulteriormente lo scontro politico è il cambio di tono che FdI attribuisce all’Assessora. «Curioso che a marzo, appena due mesi fa, in un’intervista rilasciata alla stampa, la stessa Montemaggi dichiarava la volontà di portare “rispetto alle famiglie che stanno affrontando difficoltà economiche”. E dopo la voce grossa fatta da membri dell'attuale maggioranza nella scorsa consiliatura, anche solo per semplici adeguamenti Istat, tutto si riduce a semplici slogan e soprattutto a un’incoerenza plateale».
«Delega alla comunicazione, politiche giovanili, istruzione: tutto fermo»
Non mancano critiche sull’operato generale dell’Assessora. I due dirigenti di Fratelli d'Italia attaccano: «Ci chiediamo, a questo punto, come investa il suo tempo dato che i fatti trasmettono una storia diversa: è l'assessore in assoluto più scarico di deleghe e, rispetto ai colleghi, decisamente meno impegnative, eppure non si comprende cosa stia facendo concretamente in tutti questi mesi».
Sotto accusa anche la gestione della comunicazione istituzionale: «Il periodico “Peschiera Informa” è letteralmente sparito. Non si è mai visto impiegare circa un anno per allestire una gara per il giornalino comunale. In risposta all'interrogazione da noi presentata ha addotto alla mancanza di professionisti di settore, ma, se non ricordiamo male, lei stessa sarebbe giornalista e lo stesso Sindaco effettua di diritto l'iscrizione all'Ordine».
Canino e Accosa aggiungono poi che non risulta alcun programma attivo per le politiche giovanili, mentre in tema scolastico definiscono il Piano di diritto allo studio «un quasi copia e incolla del precedente», presentato a settembre «quando almeno a luglio si sarebbe potuto, visto che in un mese noi portammo anche il Piano di Zona». A questo si aggiunge «l’informativa dei centri estivi pervenuta con un ritardo disarmante e ingiustificato».
«Questa necessità di aumentare le tariffe, allo stato attuale, non sussiste»
Fratelli d’Italia chiude contestando anche la motivazione economica dietro gli aumenti: «Peschiera Borromeo garantisce un ottimo servizio di centri estivi poiché si è sempre avvalsa di educatori, professionisti. Ma ci si chiede perché non sfruttare un bilancio in salute e utilizzare risorse interne per coprire alcuni costi, proprio come richiesto da noi in fase di Rendiconto. Non tutti i servizi offerti ai cittadini debbono basarsi su un “ritorno” in termini di entrate, altrimenti alcuni non esisterebbero neppure», concludono. «Questa necessità di aumentare le tariffe, allo stato attuale, non sussiste».