Peschiera, la minoranza si autoconvoca, per protestare contro l’inerzia dell’amministrazione: «Mettiamo le mascherine, non il bavaglio»

«La giunta Molinari si è ritrovata 30 milioni di euro da spendere sulle opere e 8 milioni non vincolati, cosa si aspetta ad aiutare negozianti e imprenditori, tessuto produttivo della nostra economia?» Guarda il Video integrale.

I consiglieri comunali e la stampa

I consiglieri comunali e la stampa Da sinistra in alto: Massimo Chiodo (Gruppo Misto), Giulio Carnevale (7giorni), carla Bruschi e Luigi Di Palma (Forza Italia), Luca Zambon (Partito Democratico), Davide Toselli (Movimento 5 Stelle), Massimo Turci (L'impronta), Lorenzo Chiapella (Partito Democratico), Maurizio Zanoni (Il Cittadino)

Le proposte per Peschiera Borromeo

Peschiera Borromeo, nella mattinata del 16 maggio i consiglieri comunali di opposizione, hanno convocato la stampa, per comunicare tutto il disagio che la chiusura a riccio del sindaco Molinari  sta provocando nelle aspettative dei cittadini. Così i gruppi consiliari di opposizione del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia e del gruppo misto hanno spiegato le loro ragioni. (Nel video in calce tutti gli interventi). «Voglio spiegare perché siamo qui oggi – esordisce Luca Zambon del Pd -. In questi due mesi c'è stata una gestione da parte del’amministrazione comunale  criticabile soprattutto per quanto riguarda il confronto con il Consiglio comunale e quindi con tutta la cittadinanza.  Per questo, non avendo trovato gli spazi nelle sedi opportune per poter portare le nostre proposte, che abbiamo formulato per il rilancio della città, ci siamo auto convocati. Tutti mettiamo le mascherine per rispettare le regole ma nessuno può metterci il bavaglio. Questa iniziativa vuole andare al di là delle mere polemiche ed essere una proposta costruttiva».
Luigi Di Palma, Forza Italia, ha posto l’attenzione su come la Giunta stia prendendo delle iniziative a sostegno delle imprese senza prima averle sentite: «Ci sono imprenditori a Peschiera Borromeo che hanno sostenuto i propri lavoratori pagando la cassa integrazione. Il Comune poteva dare una mano concreta agli imprenditori, andandogli incontro sui problemi di liquidità, esempio posticipando di 6 mesi tutte le tasse e imposte di competenza comunale. È quattro anni che non viene convocata una commissione sul trasporto pubblico locale».
«Disorganizzazione totale da parte del Comune in materia di assistenza alle persone costrette a casa per il Covid 19. Ho toccato con mano – spiega Davide Toselli del Movimento Cinque Stelle - che ci sono persone che si sono trovate isolate senza poter uscire di casa e senza assistenza. Mancava la comunicazione fra uffici. Tutto questo è gravissimo. Come consiglieri comunali ci sentiamo inascoltati, quando ci sono argomenti che riguardano da vicino lo sviluppo della città e che coinvolgono la vita dei cittadini, le nostre parole cadono nel vuoto. Esempio il fallimento dei Consiglieri di frazione, che non rappresentano più gli interessi dei cittadini e per i quali chiediamo una riforma che prenda in considerazione che chi raccoglie le istanze dei residenti possa essere anche un consigliere comunale non di maggioranza. La questione della piazza di Bellaria non viene più presa in considerazione, opponendosi a quello che chiede ATS, nessuna conferenza dei servizi per andare incontro alle necessità dei residenti».
Massimo Chiodo Consigliere comunale del Gruppo misto mette in campo due proposte in virtù di come il Covid 19 e le future pandemie, siano destinate  a cambiare la socialità. Propone la riprogettazione degli spazi verdi per non limitarne l’utilizzo, e un intervento al Teatro De Sica che riduca le poltrone adeguandosi alle regole del distanziamento sociale: «L’unica misura che non abbandoneremo in futuro sarà il distanziamento sociale, perché è l’unica che funziona. Bisogna riprogettare gli spazi verdi che devono essere in grado di separare le persone per impedire loro il contagio, ma senza togliere ai cittadini il beneficio di una passeggiata nel parco. Per farlo si potrebbe rimandare l’idea di realizzare il Palazzetto dello sport a Mezzate e utilizzare i soldi allocati per quell’opera. Non ha senso rifare il bando che scade a Luglio per il teatro De Sica per farlo riaprire in quelle condizioni. La platea va riprogettata, la disposizione delle poltrone va ripensata, privilegiando la comodità, riducendo i posti, magari destinando alcune delle salette alla proiezioni di film con pochi spettatori».
«In quasi quattro anni di mandato – illustra Lorenzo Chiapella capogruppo del PD in Consiglio comunale -, Peschiera Borromeo non ha visto i problemi della città risolti. Bistrot, campo di Mezzate, Bellaria, Centro civico di San Bovio, la convenzione urbanistica a San Bovio ex Microsoft, il PII di Bellaria, tutto irrisolto. Questa era la situazione pre Covid. Non c’è più confronto su nessun tema. Basta vedere cosa abbia deciso di fare il sindaco con il Piano di Governo del territorio, senza la fase di ascolto preliminare lo sta portando avanti. Abbiamo un sindaco che vive e lavora da sola. Se da un lato c’è l’incapacità della giunta a risolvere questi problemi, dall’altro la situazione economica è florida. Per tutta una serie di ragioni legate agli avanzi di amministrazione del passato, oggi sbloccati, Peschiera Borromeo ha 30 milioni da spendere in opere, e 8 milioni di euro non vincolati. Con i soldi che abbiamo a disposizione non solo dovevamo colmare la distanza con i comuni limitrofi, Segrate, San Donato e Milano. Ma avremmo dovuto essere l’attrattiva per tutto il Sud Est Milano. Una parte di quei soldi vanno usati per l’emergenza Covid. Imprenditori e negozianti,  sono settori che non sono stati aiutati dai Decreti governativi. Noi che abbiamo le risorse, nel corso del prossimo anno dobbiamo sostenerli, perché sono il tessuto produttivo su cui si basa la nostra economia. Doveva essere immediatamente fatto».
A chiudere l’intervento dei consiglieri di minoranza con un’appassionata postilla finale ci ha pensato Carla Bruschi di Forza Italia: «I cittadini Peschiera Borromeo di Peschiera Borromeo non sono rappresentati soltanto dalla maggioranza e dal sindaco Caterina Molinari. Voglio ricordare che tutti i consiglieri di opposizione insieme rappresentiamo due terzi della città. Ricordo bene il discorso del sindaco che ha fatto quando si è insediata.  ‘Cambiamo passo, sarà un’amministrazione che si caratterizzerà dalla trasparenza’, diceva. Aveva ragione il passo è cambiato ma è stato un passo indietro, e per la trasparenza mai visti progressi. Abbiamo presentato un'interpellanza a febbraio del 2015 e ci ha risposto in Consiglio comunale a novembre del 2017. Noi non siamo stati messi nelle condizioni di poter lavorare e con questa iniziativa vogliamo lanciare un messaggio a tutti i cittadini: noi ci siamo e siamo qua a fare gli interessi di chi ci ha eletto, tutti uniti, tralasciando le tessere politiche, perché è così che si fa in una situazione di emergenza»
Giulio Carnevale

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