San Donato, il Sindaco plaude all’iniziativa rivolta ai rifugiati accolti in città con lo status di asilo politico o di protezione sussidiaria

«Sul tema dell’accoglienza purtroppo l’opinione pubblica si trova fortemente divisa. Noi tuttavia non abbiamo alcun dubbio in proposito: un dovere morale a cui non ci si può sottrarre».

San Donato Milanese, 12 agosto 2021. L’equipe del progetto Sai (ex Sprar) ha avviato un corso rivolto ai rifugiati attualmente accolti in città con lo status di asilo politico o di protezione sussidiaria: Lezioni di educazione civica e di pratiche quotidiane.
«Sul tema dell’accoglienza – spiega il Sindaco Andrea Checchi – purtroppo l’opinione pubblica si trova fortemente divisa. Noi tuttavia non abbiamo alcun dubbio in proposito: siamo fortemente convinti che sostenere quanti si trovino ad affrontare situazione di grande difficoltà sia un dovere morale a cui non ci si può sottrarre. Plaudiamo dunque a questa iniziativa che punta a realizzare una forma “piena” di accoglienza». Con una nota stampa a corredo delle dichiarazioni del primo cittadino il Comune di San Donato Milanese fa sapere che: «L’estate non manda in ferie le attività dell’equipe che in città si occupa del progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione, in passato Siproimi e, inizialmente, Sprar). Attualmente a San Donato sono accolte e assistite 11 persone aventi lo status di asilo politico o di protezione sussidiaria. Provenienti dal Bangladesh, dalla Colombia, dal Ghana, dalla Guinea, dal Mali, dalla Nigeria e dal Pakistan, sono ospitate in tre appartamenti in città. Il progetto sostenuto da fondi ministeriali, tuttavia, non si limita a garantire a questi ragazzi solo un alloggio, ma – nell’ottica di un efficace inserimento socio-economico nella nostra realtà e del raggiungimento di una piena integrazione – svolge un’attività complementare con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per arrivare a una piena autonomia in un contesto totalmente differente da quello d’origine. Si colloca in questa cornice l’iniziativa avviata negli scorsi giorni dall’equipe sandonatese: un corso di educazione civica e di conoscenza di semplici pratiche quotidiane. Di fatto un compendio di informazioni relative alla nostra società (con un focus sulle principali, istituzioni e sui principali diritti e doveri) affiancate da una serie di “simulazioni pratiche” di attività quotidiane che, per la maggior parte di noi possono sembrare banali, ma per chi arriva dall’altra parte del mondo e non ha la padronanza della lingua non sono affatto scontate (come richiedere un certificato o pagare un bollettino postale)».