Sandonato Insieme, Ginelli critico: «La prima azione del nuovo corso del PD è quella di abbandonare un progetto, serio e credibile»

L’ex candidato sindaco tranquillizza il fronte della minoranza: «Continuerà ad esserci coordinamento tra le forze di opposizione quindi mi aspetto che non cambi nulla, siamo all’opposizione e abbiamo il dovere di esercitarla al meglio, soprattutto per gli elettori che ci hanno votato»

Gianfranco Ginelli, COnsigliere comunale del Partito Democratico ed ex candidato sindaco

Gianfranco Ginelli, COnsigliere comunale del Partito Democratico ed ex candidato sindaco

Ginelli: «Unire e non dividere è da sempre il mio primo obiettivo politico»

San Donato Milanese, 23 marzo 2023. Dopo le polemiche nate in seguito all’annuncio del Partito Democratico, che sanciva la fine al progetto politico Sandonato Insieme, che alla scorsa tornata amministrativa aveva visto la coalizione di un campo largo a sostegno di Gianfranco Ginelli candidato sindaco, uscito sconfitto dal ballottaggio; dopo la replica piccante delle altre forze della coalizione (Europa verde, Insieme per San Donato, Italia Viva e Azione con Calenda) che hanno voluto sancire la continuazione del gruppo di lavoro nato per la campagna elettorale, abbiamo chiesto l’opinione proprio a chi è stato sostenuto alle elezioni comunali. Gianfranco Ginelli, attuale Consigliere comunale, ha così risposto alle nostre domande.

Il Partito Democratico, il suo partito, lascia la coalizione che l’ha vista come candidato Sindaco.
Ho accettato la candidatura a Sindaco alla guida di una coalizione che univa culture e sensibilità diverse. Unire e non dividere è da sempre il mio primo obiettivo politico e non vedo motivi per cambiare questo mio modo di interpretare la politica, nell’interesse dei miei concittadini.

Ma quali ripercussioni avrà questa decisione sulla coalizione?
Sandonato Insieme è un progetto politico, ampio e inclusivo nato dalla volontà di coniugare lo sviluppo di San Donato con l’equità, la cura dei dettagli e le grandi sfide come la sostenibilità e l’innovazione. La stessa attenzione non la ritrovo nell’attuale maggioranza che mi pare sorda alle esigenze dei sandonatesi. Le elezioni sono state perse per un giudizio complessivo sugli anni di governo, ora occorre non perdere per strada le nostre priorità o gli elettori non ci ritrovano. Martinazzoli diceva “in politica non cambiare  indirizzo perché se cambi indirizzo rischi che qualcuno che ti cerca non ti trova più, sii coerente e mantieni il tuo indirizzo”. Non ho mai pensato il nostro progetto come un “cartello elettorale” ma come una proposta politica che vuole unire, la più votata al primo turno delle scorse elezioni. Al ballottaggio sappiamo come è andata, i voti della destra si sono uniti a chi aveva il solo obiettivo di interrompere l’esperienza di governo del centro sinistra per puro spirito di rivalsa. Poi sia chiaro, visto che soprattutto in casa mia ci si è affrettati ad identificarmi come il capro espiatorio, lo dico a chiare lettere: le elezioni non si vincono e non si perdono in tre mesi di campagna elettorale, ma negli anni in cui si fa opposizione o si amministra.

Cambia qualcosa in Consiglio Comunale dopo questa decisione?
Ho letto nel comunicato PD che continuerà ad esserci coordinamento tra le forze di opposizione quindi mi aspetto che non cambi nulla, siamo all’opposizione e abbiamo il dovere di esercitarla al meglio, soprattutto per gli elettori che ci hanno votato. A noi tocca una opposizione propositiva ma anche combattiva, per il bene della città. Quella che è mancata fino ad oggi, in particolare da parte del mio partito.

Dopo la decisione che ha preso il suo partito, come si pone rispetto al PD?
Sono un dirigente del PD, che resta un partito ampio e accogliente dove convivono diverse sensibilità. A volte capita di non essere del tutto d’accordo. Registro che la prima azione del nuovo corso del PD sandonatese è quella di abbandonare il progetto, serio e credibile con il quale ci siamo proposti, mentre il prossimo 14 maggio ci saranno in molti comuni le elezioni amministrative e sono certo che il PD lavorerà per presentarsi con coalizioni ampie, così come abbiamo fatto a San Donato.