Come le scommesse sportive sono diventate un business serio e professionale
Questa impennata ha
comportato un volume complessivo di spesa che ha raggiunto ben 997,7 milioni di euro. Le motivazioni della crescita online, sicuramente,
sono dovute alle chiusure imposte dal DPCM nell’arco del 2020. A dire il vero,
la crescita del gioco riguarda anche
l’alta implementazione tecnologica raggiunta dalle piattaforme di cui trovi
testimonianza su Recensioni Scommesse.
Betting sportivo: le ragioni di tanto successo
La prima voce di rendita delle scommesse sportive legali è sicuramente il calcio, lo sport nazionale per eccellenza nonché quello più amato e seguito. Ma cosa rende le scommesse sportive così popolari? Al di là delle tecnologie innovative utilizzate e delle chiusure per il lockdown c’è da considerare l’apertura dell’ Agenzia AAMS, verso gli operatori del mercato sempre all’avanguardia tecnologicamente.
Inoltre, la gran varietà di attività che si possono eseguire oggi sulle piattaforme abbraccia anche altri sport, coinvolgendo un numero sempre maggiore di scommettitori e appassionati. Basket, tennis, hockey e persino pugilato sono già da tempo oggetto del betting online.
La novità più interessante
del settore, tuttavia, sono gli eSports,
le competizioni con videogiochi a livello professionistico. Parliamo di tornei come simulazioni calcistiche, e
non solo, che raggiungono i medesimi livelli di competizione di quello giocato
dal vivo, tant’è che anche in Italia abbiamo una nazionale azzurri di eSports.
Chi scommette di più in Italia?
Per rispondere a questa domanda riprendiamo di dati ISTAT diffusi su varie testate che
ha analizzato il profilo medio del giocatore italiano.
Secondo le più recenti ricerche in
Italia giocano d’azzardo e scommettono almeno 34 persone su 100. Di queste
il 23,4% partecipa a concorsi a premio come Gratta e Vinci e lotterie mentre un
buon 17% ama dedicarsi a Lotto e Superenalotto.
I restanti si concentrano su video-poker, slot, corse, scommesse sportive
casino online.
Le fasce di età più legate al gioco sono gli adulti dai 25 ai 64 anni che
costituiscono circa il 39% della
popolazione.
Gli anziani over 75 sono quelli meno
propensi al gioco e costituiscono il 21,2%; così come i giovani di età
compresa tra i 18 ed i 23 anni che, invece, sono circa il 15%.
Gli utenti in rete sanno giocare?
Quando menzioniamo gioco online e scommesse non possiamo fare a meno di parlare anche dei rischi che questi potrebbero comportare. Ludopatia e truffe sono sicuramente all’ordine del giorno ma sia l’Agenzia che il Ministero, così come le giunte regionali, hanno messo a dura prova la parte malata del gioco con provvedimenti e limitazioni a cui tutti gli operatori devono conformarsi.
I siti affidabili sono quelli in possesso di autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, per i portali web, è quella indicata dal logo ufficiale riportato su tutte le pagine. Il logo non è la sola fonte a cui affidarsi perché, prima di iniziare a giocare, occorre sempre controllare le liste degli operatori autorizzati sui siti ADM ed AASM dove sono consultabili gli albi.
Come riconoscere piattaforme affidabili?
Visto il regime di trasparenza con il quale operano le piattaforme autorizzate dal Ministero è chiaro che giocare e scommettere online sia assolutamente legale. Per maggior sicurezza conviene sempre controllare la presenza di un protocollo sicuro sulla URL del sito web qualora si desideri giocare online che trovi indicato dalla radice HTTPS del sito.
Le condizioni devono essere riportate in modo completamente trasparente così come devono esserlo i metodi di pagamento accettati, le licenze, la presenza di assistenza clienti e i dati fiscali dell’operatore.
Nessun arresto dopo il lockdown
Da un recente aggiornamento di La Repubblica sui dati forniti da AGIMEG è emerso che il settore ha perso quasi il 40% degli introiti sulla rete fisica ma, ad agosto 2021, il bilancio è più che positivo. Con una spesa complessiva di circa 155 milioni di euro, una cifra leggermente inferiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno.
Il calo c’è stato ma, come ricorda Agimeg, le piattaforme online sono state un paracadute per l’intero settore che, senza la possibilità di scommettere via web, avrebbe dovuto far fronte ad un vero e proprio tracollo. Se guardiamo la sola controparte digitale, invece, l’incremento è stato pari al 17,6% per una spesa complessiva, solo ad agosto, di ben 81 milioni di euro.
Quest’anno appena trascorso ha avuto anche la spinta del campionato europeo di calcio che ha registrato picchi di interesse importanti ma non paragonabili a quelli degli anni precedenti. La scommessa per le piattaforme di gioco e di scommesse sportive, oggi, resta quella di proteggere i giocatori dai rischi della ludopatia offrendo un servizio sempre più trasparente, efficiente e accurato.