Settala: il ciclista estremo Eros D’Ambrosio si prepara per l’estenuante Race Across Italy
La competizione prevede il tragitto Adriatico-Tirreno e ritorno, per oltre 800 km complessivi non stop. D'Ambrosio è alla ricerca di sponsor che possano supportarlo.
Nel 2014 D’Ambrosio pedalò per 24 ore consecutive per le strade del Sudmilano
Dall’Adriatico al Tirreno e ritorno per 808km con 10mila metri di dislivello, attraversando tre regioni e tagliando per due volte l’Appennino. Sono queste le distanze di Race Across Italy, una gara di ultracycling non stop con partenza e ritorno a Silvi (Teramo), in programma per il prossimo 29 aprile. Ai nastri di partenza ci sarà anche Eros D’Ambrosio, 29enne istruttore di fitness e docente di educazione fisica residente a Settala, che nel 2014 si era già reso protagonista di una sfida a dir poco estrema. Allora, infatti, D’Ambrosio aveva percorso le strade della provincia milanese per ben 24 ore senza fermarsi, siglando un record praticamente senza precedenti. Anche alla luce di questa esperienza, l’atleta settalese ha deciso quindi di rimettersi in gioco, partecipando ad una competizione estremamente complessa che necessita di una preparazione fisica e di un equipaggiamento più che adeguati. Proprio allo scopo di presentarsi al via della Race Across Italy nella miglior forma possibile, Eros sta attualmente svolgendo un allenamento mirato, con l’ausilio di esperti del settore e degli sport estremi. «Sono fermamente convinto che la capacità di resistere allo stress, di superare gli ostacoli e di rimanere motivati nel proseguire i propri obbiettivi si possa costruire, allenare, ma soprattutto insegnare e trasmettere ai giovani – ha commentato l’atleta di Settala -. Credo in uno dei messaggi forti che lo sport racchiude dentro di sé, ovvero quello di saper portare nella vita, nella scuola, nel mondo del lavoro, nel quotidiano, la capacità di sapersi sempre rialzare e continuare a lottare e superare tutti gli ostacoli». Allo stato attuale, però, rimane la necessità di trovare sponsorizzazioni, che lo possano supportare con materiale tecnico e aiutare attraverso contribuiti economici a coprire i costi d’iscrizione e di partecipazione. «Per questo – conclude D’Ambrosio -, rivolgo un appello a tutte quelle realtà aziendali che credono profondamente nello sport e in tutti i valori che esso racchiude».
Redazione Web