Residenza Borromea risponde ai 14 sindaci: «Abbiamo informato le famiglie, i dipendenti i fornitori e le Istituzioni sin dal primo contagio»

La Direzione della Rsa di Mombretto di Mediglia non ci sta, e in una replica respinge tutte le accuse mosse dai primi cittadini del Sud Est Milano, risponde a tutti e quattro i punti sollevati: «Sono state messe in atto tutte le strategie mediche ed organizzative per il contenimento del contagio»

L'ingresso di servizio dove operano le pompe funebri

L'ingresso di servizio dove operano le pompe funebri

Il primo caso di contagio confermato solo il 4 marzo 2020

Finalmente Residenza Borromea si è decisa di fare chiarezza, e di agire in piena trasparenza. Le dichiarazioni contrastano con le testimonianze raccolte dei famigliari sulle informazioni date e con le affermazioni dei 14 sindaci del Sud Est Milano ma è sempre è un punto di partenza per dipanare le ipotesi terribili che sono emerse in questi giorni. La RSA certifica che il primo caso acclarato di contagio è stato confermato solo il 4 marzo. Ecco la lettera integrale di risposta ai sindaci del Sud Est Milano, inviata al sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi in qualità di capofila, resa pubblica, che rispedisce al mittente tutti gli addebiti mossi con la comunicazione del 23 marzo 2020 .

 «Riscontriamo la Vostra comunicazione in data odierna per significare quanto segue – recita la risposta del 24 marzo -. Non corrisponde al vero che la R.S.A. Residenza Borromea non ha informato le famiglie, i dipendenti i fornitori e le Istituzioni dell’emergenza dovuta al contagio, sin dal giorno del primo caso acclarato di Covid positivo, avvenuto il 04/3.  La R.S.A. Borromea non è in alcun modo stata, né lo sarà in futuro, un potenziale acceleratore del virus, posto che sono state messe in atto tutte le strategie mediche ed organizzative per il contenimento del contagio che sono state tutte condivise dal primo giorno con l’ATS Città di Milano con la quale siamo stati e siamo quotidianamente in contatto. Per quanto concerne:
1) l’elenco del personale sanitario (e non) presente in R.S.A. è stato trasmesso, a mezzo pec, in data 16/03/2020 al Comune di Mediglia . Precisiamo che tutti i dipendenti, anche quelli operanti in appalto, sono stati e sono tutt’ora dotati di DPI adeguati, come richiesto dalle vigenti normative. Agli stessi viene monitorata ogni giorno, all’ingresso, a metà turno e a fine turno la temperatura corporea e se superiore a 37,5 vengono allontanati dal luogo di lavoro, invitati a rimanere a casa e a contattare il medico di base. Trasmettiamo in allegato sub 1) l’elenco del personale sanitario e non operante alle dipendenze dirette della Residenza Borromea e/o in appalto.
2) L’elenco dei fornitori è desumibile dal libro fornitori presente in struttura e dalle bolle di consegna. Precisiamo che i fornitori accedono solamente all’esterno della struttura e, solo se strettamente necessario, accedono all’ingresso della stessa, nella c.d. “area triage”. Non accedono, in nessun caso, ai nuclei dove sono presenti gli ospiti. Ai fornitori viene misurata, all’ingresso, la temperatura corporea ed accedono solamente se dotati di adeguati DPI. Trasmettiamo allegato sub. 2) l’elenco dei fornitori che nel mese di marzo hanno avuto accesso in struttura, con le modalità sopra descritte. Precisiamo che il servizio di ristorazione è appaltato ad una ditta esterna (Ellior s.p.a.) e non siamo a conoscenza di eventuali fornitori che potrebbero aver consegnato materiale a detta società. In ogni caso, la cucina ha un accesso autonomo e esterno rispetto alla struttura.
3) Precisiamo che il primo caso di Covid è stato accertato il 04/3. Prima di tale data non vi erano casi accertati. Dal 23/2 la struttura è stata chiusa ai visitatori e l’accesso ai parenti è avvenuto in modo contingentato (è stato permesso solamente l’acceso per 20 minuti, previa firma all’ingresso, ai parenti muniti di mascherina). Dal 04/3, alla scoperta del caso di Covid positivo si è provveduto a chiudere la struttura a tutti i visitatori. I congiunti che si sono recati presso la R.S.A. dal 23/2 al 03/3 hanno apposto una firma all’ingresso su un elenco che alleghiamo sub. 3) in copia.
4) L’organizzazione interna mirata a contenere il contagio è stata concordata sin dal primo giorno con ATS Città di Milano con cui siamo in quotidiano contatto ed è stata descritta in una relazione inviata in data 18/03/2020 a ATS Città di Milano, Regione Lombardia, Comune di Mediglia, Carabinieri Comando di San Giuliano Milanese, Prefettura di Milano che alleghiamo sub. 4) in copia. Da quanto sopra esposto emerge con chiarezza come le Istituzioni ed, in primis, l’ATS siano  state sempre adeguatamente informate sull’emergenza in corso.
Si precisa, altresì, che sono stati sempre comunicati i dati dei decessi che vengono costantemente aggiornati. Il numero e la velocità degli stessi non dipendono, come da Voi adombrato in una negligenza della R.S.A., bensì nella tipologia del virus che, come è noto, ha caratteristiche tali da poter essere difficilmente contenuto, al punto che si è trasformato, in tempi brevissimi, in una pandemia mondiale. Emerge, altresì, che i protocolli, concordati con ATS Città di Milano sono stati continuamente aggiornati e rispettati scrupolosamente, ivi compresi quelli relativi alla sorveglianza sanitaria dei dipendenti e dei fornitori che sono entrati in contatto con la nostra RSA.  La Direzione della Residenza Borromea ci tiene a sottolineare come tutti gli operatori non si siano mai tirati indietro di fronte alle innumerevoli difficoltà determinante da questo difficile momento di emergenza. Restiamo a disposizione per qualsivoglia chiarimento in merito».

Giulio Carnevale

PS. Come sempre la nostra Redazione è a disposizione di tutti quelli che vogliono intervenire sull'argomento [email protected]

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