«Arroganza, scarsa trasparenza e poca attenzione ai cittadini sono caratteristiche di alcune amministrazioni con cui ci siamo confrontati»

L’Osservatorio permanente contro il Consumo di suolo e per la tutela del paesaggio del Sud Est Milanoha diffuso il consueto rapporto sull’anno passato, scopri cosa sta succedendo nella tua città

«Vediamo ancora prevalere una visione miope che frantuma il nostro territorio con progetti che portano allo sbancamento di terreni coltivati e di aree boschive per lasciare il posto a nuovi edifici, alcuni di dimensioni faraoniche, con un danno ambientale e paesaggistico. Ci confrontiamo con sindaci che si dicono ambientalisti mentre continuano a progettare consumo di suolo. In poco più di 60 anni (dal 1954 al 2018) la popolazione del nostro territorio è cresciuta circa del 250% ma le aree antropizzate sono cresciute più del doppio sottraendo circa 5.000 ettari di suolo agricolo». Con queste parole l’Osservatorio permanente contro il Consumo di suolo e per la tutela del paesaggio del Sud Est Milano apre il consueto rapporto sull’anno passato con dati e fonti  che potrete scaricare in calce all’articolo.

Riportiamo per comodità dei lettori l’elenco dettagliato comune per comune presente nell’atto di accusa contro la certificazione selvaggia e pe rla difesa dell'ambiente:

A San Giuliano – spiega la denuncia ambientalista - la variante al PGT ha portato ad una riduzione del 30%, una positiva in- versione di rotta ma ancora lontana dall’obiettivo di zero consumo di suolo, e infatti nuovi edifici stanno sorgendo. Ci preoccupa poi l’ipotesi di una nuova strada di collegamento con Civesio, che interromperebbe il corridoio ecologico metropolitano tra il Parco della Campagnetta e il Parco Agricolo Sud Milano e che ci esporrebbe al rischio, o sarebbe il presupposto, di nuove richieste di cementificazione sui terreni adiacenti.

A Peschiera Borromeo era stato predisposto un PGT in forte riduzione ma dissensi all’in- terno della maggioranza non hanno consentito che la variante venisse approvata. Vedremo ora cosa farà la nuova amministrazione.

A San Zenone è saltato il progetto di un insediamento logistico e 235 mila metri quadrati ad ovest della via Emilia restano per ora suolo agricolo, per rinuncia della proprietà. Auspi- chiamo che rimangano tali per sempre.

A Paullo era stato approvato il piano di un altro insediamento logistico in località San Pe- drino ma la proprietà ha poi fatto marcia indietro. Al suo posto dovrebbe ora sorgere un centro commerciale. Successo parziale, la nuova struttura sarebbe certamente meno inva- siva ma sempre di consumo di suolo si parla. Una diffida dei cittadini a protezione di un’area boschiva spontanea sull’area ha contribuito a rallentare l’operazione e il succes- sivo taglio del bosco, nonostante l’ingiunzione, ha comportato una denuncia e ora sembra che la proprietà stia piantumando.

San Donato è un comune in cui la pandemia sta cambiando i rapporti sociali anche se sembrerebbe che l’amministrazione non se ne stia rendendo conto. La SAIPEM, più di tre- mila dipendenti, ha spostato la sua sede a Milano, in ENI (e non solo) lo smart working sta svotando gli uffici mentre è ormai quasi ultimato il sesto palazzo. Cosa succederà degli im- mobili che resteranno vuoti in un mercato immobiliare che è fermo ormai da anni? Dob- biamo aspettarci a breve nuove aree degradate? Nonostante questo, l’amministrazione comunale sta continuando con i suoi vecchi progetti di consumo di suolo. Sull’area deno- minata De Gasperi Ovest e sul Pratone dovrebbero sorgere ottocento nuovi appartamenti. A Cascina San Francesco è previsto Sportlifecity, un mega impianto sportivo che do- vrebbe fare da contraltare ad uno simile che è progettato a Milano, nel quartiere di Santa Giulia, a tre chilometri di distanza. Per l’intervento su quest’ultima area l'amministrazione comunale ha inoltre deciso di non sottoporre il piano alla Valutazione Ambientale Strategica, pur essendo state evidenziate molte criticità sotto il profilo ambientale (traffico, invarianza idraulica, inquinamento...) da enti pubblici e privati. In più, contro ogni logica e contravvenendo alle raccomandazioni delle leggi nazionali e regionali, l’amministrazione, invece di utilizzare aree dismesse da rigenerare, ha deciso di costruire una struttura pubblica sul Pratone, l’area al centro della città che sarà già parzial- mente impermeabilizzata dagli insediamenti privati.

Melegnano, già maglia nera del Sud Est Milano, sta progettando di consumare altro suolo vergine. Il PGT deciso, dalla precedente amministrazione prevede la cementificazione di quattro lotti per complessivi 409.307 mq.; l’attuale amministrazione non solo non ha cercato di mo- dificare il PGT ma si è rassegnata a soddisfare i più ingordi appetiti delle proprietà. Contro questo scempio è nato un comitato di cittadini; è stata presentata una diffida per bloccare l’edificazione di un lotto su cui era presente un’area boscata e un ricorso al TAR per bloc-care i piani attuativi di un altro lotto.Per finanziare i costi del ricorso stiamo raccogliendo fondi. Per il momento i progetti sono fermi.

Binasca. Di fronte ad un progetto della regione che, per risolvere i problemi di traffico sulla SP40 (la Binasca), ipotizzava, tra l’altro, la costruzione di una nuova autostrada abbiamo studiato i documenti, incontrato esperti e amministratori e infine abbiamo prodotto un libro bianco che motiva e supporta la nostra posizione: nessun lavoro straordinario, solo la messa in sicurezza dei tratti stradali più problematici. La nostra posizione è condivisa anche dagli amministratori locali, con cui però dovremo confrontarci per fissare un nuovo obiettivo: consumo di suolo zero lungo tutto il tracciato stradale.

Scarica il bilancio annuale sul consumo di suolo;

osservatorio-bilancio-annuale.pdf