Trenord S12, il grido dei pendolari: «Fuori da ogni tabella, senza indennizzi e ignorata da Trenord»
Il Comitato Pendolari sud Milano e Lodigiano denuncia tre anomalie: esclusione della S12 dalle tabelle Trenord, mozione potenziamento servizio ferroviario approvata a San Giuliano e bonus negati a migliaia di viaggiatori

Pendolari di Trenord
Il Comitato Pendolari sud Milano e Lodigiano torna a farsi sentire con forza, denunciando tre anomalie che riguardano da vicino la linea ferroviaria S12, asse strategico per il territorio compreso tra il Lodigiano e il sud-est milanese: l’assenza della linea dalle tabelle ufficiali di Trenord, la mancanza di dati accessibili sulle sue performance e l’ingiusta esclusione dagli indennizzi regionali, nonostante un servizio sempre più in difficoltà.
S12 ignorata da Trenord: nessun dato, nessuna tabella
Nonostante la sua rilevanza strategica, la linea S12 continua a essere invisibile nei documenti ufficiali. In un’email inviata il 4 luglio a Trenord, il Comitato chiede chiarimenti urgenti: perché la S12 non è presente nelle tabelle di performance pubblicate dalla società? E dove possono essere reperiti i dati reali sul suo funzionamento?
La domanda non è solo tecnica, ma politica. «Siamo al monitor nella stazione di Garibaldi – scrivono i rappresentanti del Comitato – capite perché la S12, fuori dal critico Passante, è una esigenza per il sud Milano? Libererebbe una traccia utile per altre linee». La S12, infatti, permette di decongestionare il nodo centrale del Passante ferroviario e offre un’alternativa concreta per le direttrici Melegnano–Milano–Cormano, eppure non viene considerata al pari delle altre linee suburbane.
Indennizzi negati: il paradosso dei rimborsi
Altro tema scottante è quello degli indennizzi. In un’email del 25 giugno, il Comitato denuncia la totale assenza di ristori per i viaggiatori, nonostante numeri preoccupanti. Ad aprile 2024 sono stati registrati oltre 3.600 treni problematici, ma solo una linea ha beneficiato dell’indennizzo regionale. Un confronto che grida vendetta: nell’aprile 2023 furono riconosciuti cinque bonus per appena 2.221 treni critici.
«Quando vi avevamo detto che revocare il bonus regionale, in cambio di questo “indennizzo rivisto”, sarebbe stato come “mettere le mani nelle tasche” dei viaggiatori, forse non sbagliavamo», affermano i pendolari. La beffa è doppia: il servizio peggiora, ma non viene erogato alcun risarcimento a chi subisce disagi quotidiani.
Un tavolo urgente con Regione, Trenord e RFI
Nella nota diffusa il 1° luglio, il Comitato sottolinea la necessità urgente di aprire un tavolo istituzionale per riportare la questione S12 al centro dell’agenda politica. Considerato che il cantiere infrastrutturale è già avviato, occorre intervenire subito con un coordinamento tra Regione Lombardia, RFI, Trenord, Comune di San Donato Milanese (il cui sindaco, Francesco Squeri, si è detto disponibile a convocare il tavolo entro luglio) e, appunto, la Città Metropolitana, già incontrata con favore lo scorso dicembre.
Il caso S13: la fermata “dimenticata” da Regione Lombardia
Separatamente, il Comitato ha voluto ringraziare la consigliera comunale Elena Grechi e il Consiglio comunale di San Giuliano che si sono impegnati nel sostenere la Mozione sul progetto della fermata ferroviaria S13 a servizio di Sesto Ulteriano e Poasco, due frazioni di San Giuliano Milanese e San Donato Milanese. Una fermata inserita nei rispettivi PGT e già prevista nella Conferenza dei Servizi di RFI a fine 2022, ma inspiegabilmente “dimenticata” da Regione Lombardia nella stesura del progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria Rogoredo–Pieve Emanuele.
Un’assenza che, secondo i pendolari, rischia di compromettere l’accessibilità di due aree densamente popolate e meritevoli di collegamenti diretti. Il Comitato auspica che la politica locale e regionale si attivi per sanare questa lacuna.
Un territorio che si mobilita: ora servono risposte concrete
Con il coinvolgimento di più livelli istituzionali – dai Comuni alla Regione, fino a Trenord, RFI e Città Metropolitana – l’obiettivo dichiarato è quello di portare il sud Milano fuori dalla marginalità ferroviaria, dando finalmente ascolto a un’area che da troppi anni chiede solo una cosa: treni puntuali, puliti, frequenti e misurati come tutti gli altri.