I nuovi buoni pasto elettronici

La card sarà tracciabile, quindi il suo utilizzo al di fuori della pausa pranzo potrebbe creare problemi, ma il valore esentasse aumenta a 7 euro

I buoni pasto cambiano forma. Per almeno due milioni di lavoratori rappresentavano un metodo alternativo al pagamento della spesa al supermercato. La nuova normativa però, prevede il passaggio ai buoni elettronici, i quali sembrano porre fine al loro ampio e vario utilizzo: non sarà più possibile effettuare la spesa o pagarvi la cena fuori dall’orario di lavoro, ma solamente durante la pausa pranzo. I  buoni elettronici hanno gli stessi limiti di quelli cartacei. In questo senso, dunque, la normativa non è cambiata. Ma, mentre il buono cartaceo non riporta la data di utilizzo, quello elettronico è tracciabile, e pertanto potrebbe scoraggiarne l’utilizzo fuori dall’orario di lavoro e nei giorni non lavorativi. La norma entrata in vigore a luglio, più che aiutare i lavoratori, sembra voler assecondare le richieste delle aziende, accompagnandole in un percorso di digitalizzazione e tracciabilità, trainate dal beneficio della defiscalizzazione. In realtà, il problema nell’utilizzo dei nuovi buoni pasto elettronici risiede più nella loro accettazione da parte degli esercenti, che nella normativa. La card, attualmente, è accettata da appena 35.000 esercizi commerciali contro i 150.000 esercizi che accettano i buoni cartacei (appena il 23% degli esercizi convenzionati). Esaminando invece i vantaggi che porta la card si sottolinea che: i buoni sono caricati sulla card senza dovere necessariamente passare al ritiro in azienda; si riduce la possibilità di furto/smarrimento e di utilizzo da parte di malintenzionati, visto che ogni card prevede una specifica procedura per il furto/smarrimento con il blocco della stessa e l'emissione di una nuova carta con la valorizzazione dei buoni smarriti; risparmio fiscale: grazie alle nuove norme i lavoratori avranno qualche centesimo in più in busta paga. Infatti il valore esentasse dei ticket elettronici è passato da 5,29 euro a 7 euro. Per i buoni cartacei, invece, il tetto di esenzione è rimasto fissato a 5,29 euro.