Linate: no all'aumento dei voli oltre Expo. Approvata in Regione la mozione del consigliere segratese Paolo Micheli
«Intervenire sul Governo affinché siano evitate ulteriori decisioni calate dall’alto e si torni a puntare sulla valorizzazione di Malpensa, anche attraverso il contenimento dei voli su Linate». Così il consigliere regionale del Patto Civico, il segratese Paolo Micheli, ha spiegato il senso della mozione - presentata martedì 4 novembre in Consiglio Regionale e approvata con un solo voto contrario - sul contenimento dei voli a Linate oltre la data dell'Expo.

Aeroporto di Milano Linate
Segrate in allerta per le possibili conseguenze - aumento di inquinamento acustico e atmosferico - del Decreto Lupi che, dal primo ottobre, senza alcuna limitazione temporale dà il via libera all'aumento dei voli da Linate in previsione di Expo 2015.
Ma dal Pirellone arriva un primo segnale positivo: approvata, con un solo voto contrario, la mozione presentata dal consigliere regionale segratese Paolo Micheli (Patto Civico) che impegna la Giunta di Regione Lombardia a intervenire presso il Governo affinché “l'effetto Decreto Lupi” sia limitato al periodo dell'Expo.
«Sappiamo tutti che un aeroporto
come quello di Linate – scrive sul blog – è innanzitutto un
servizio primario e una risorsa. È una risorsa
anche occupazionale per il territorio.
Linate
è un aeroporto cittadino, quindi
sotto molti aspetti è una comodità. In vista dell’Expo, il
potenziamento di Linate è del tutto logico: il sito dell’Expo è
quasi equidistante dai due aeroporti milanesi - Linate e Malpensa -
come tempo di spostamento in auto; Malpensa sarà molto più agevole
per chi userà i mezzi pubblici per raggiungere immediatamente
l’Expo, ma ci auguriamo - come certamente accadrà - che i
visitatori dell’Expo si fermeranno a esplorare, conoscere, gustare
le bellezze naturali e artistiche della nostra regione e tutte le
declinazioni del “Made in Italy”e del “Made in Lombardia”.
Perciò nessuna
opposizione a qualche sacrificio per il successo dell’Expo.
Tuttavia
Linate – ribadisce Micheli - è un aeroporto cittadino. Il che vuol
dire che gli aerei in decollo passano appena sopra le abitazioni di
Novegro
(Segrate)
che si trova a ridosso dell’aerostazione e, superata la ferrovia,
passano sopra Redecesio
(Segrate) per
poi seguire i vari corridoi di rotta più volte modificati per
diluire per quanto possibile il disagio del rumore e
dell’inquinamento atmosferico. I comuni maggiormente coinvolti –
spiega - sono: Segrate,
Pioltello, Vimodrone, Cernusco, Cologno
oltre alla
fascia est di Milano
e ovviamente S.
Donato Milanese
che fa, come dire, il pieno degli atterraggi. I problemi di questa
convivenza con l’aeroporto sono ben noti e chiari a tutti:
l’inquinamento
sonoro (ultimamente
un gruppo di abitanti della frazione di Redecesio di Segrate ha dato
vita a una richiesta di danni collettiva contro la SEA per ottenere
ampi rimborsi ai danni fisici, principalmente sordità, psicologici e
materiali), l'inquinamento
dell’aria e anche il rischio sicurezza (l’8
ottobre scorso è stato il 13° anniversario della strage di Linate).
Questo per dire che ci sono concreti motivi per cui chi abita nella
vicinanza di un aeroporto si preoccupi
dell’aumento di traffico.
L’aumento di movimenti aerei - come dice la mozione - è stato
autorizzato da un decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti che dal 1 ottobre scorso, facendo riferimento a Expo 2015,
abroga precedenti limitazioni al numero giornaliero e agli scali di
destinazione o provenienza, lasciando come limite la “definita
capacità operativa dello scalo di Linate“.
Ed è qui che ci preoccupiamo davvero. Andando a leggere la Decisione
della Commissione Europea del 21 dicembre 2000 sulle Norme italiane
sulla ripartizione del traffico all’interno del sistema
aeroportuale di Milano, al titolo VIII, art. 34, troviamo che la
capacità
fisica teorica massima dell’aeroporto di Linate è di 32 movimenti
l’ora; mentre attualmente il limite è 18. La
capacità aerea complessiva del sistema milanese (Malpensa, Linate,
Orio al Serio) – spiega Micheli – è fissato in 120 movimenti
l’ora così distribuiti: 70 a Malpensa, 32 a Orio al Serio e solo i
18 rimanenti a Linate. Una decisione del 2001 che mi sembra più
politica che tecnica – commenta - una decisione che può quindi
facilmente cambiare, sottraendo capacità di movimenti, ad esempio
proprio a Malpensa, l’aeroporto sul cui rilancio tutta la Lombardia
conta decisamente. Per questo il Consiglio Regionale – conclude il
consigliere - ha votato quasi all’unanimità la mia mozione che
dice no
all’aumento dei voli da Linate oltre Expo».
Ora ci si aspetta che un segnale forte arrivi anche da Sindaco e Giunta di Segrate; a breve - nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 13 novembre - sarà discussa e votata la mozione “presa di posizione contro le conseguenze del Decreto Lupi” presentata dalla lista civica Segrate Nostra, di cui Micheli è capogruppo, volta a chiedere che si torni, dopo Expo, a una distribuzione dei voli che limiti l'utilizzo di Linate.
Cristiana Pisani