“Paullese, prima la busvia e poi la metropolitana” ecco la ricetta di SEL per il Sud Est Milano

Pietro Mezzi a Paullo presenta la proposta di mobilità, innovativa, realizzabile in tempi brevi, e economicamente sostenibile lungo

La corsia per il carpooling di Madrid

La corsia per il carpooling di Madrid

Affiancare il tracciato della statale Paullese con una busvia

Nella mattinata di sabato 3 ottobre, nella sala consiliare di Paullo, si è tenuto un evento organizzato dal Partito Sinistra Ecologia e Libertà del Sud Est Milano. Autorevoli esponenti politici, amminstratori, ambientalisti e tecnici, hanno illustrato alla platea, il progetto "Metropolitana a Paullo, si può fare". Ambizioso, ma di semplice attuazione ha ottenuto la convergenza degli ospiti intervenuti .
«Si tratta di affiancare il tracciato della statale Paullese con una busvia (BRT, Bus Rapid Transit), - sostiene l’ingegnere trasportista Andrea Debernardi della società Meta di Monza e autore del progetto - adatta a ospitare in corsia riservata a tutti i veicoli a elevata occupazione, ma dimensionata in modo tale da consentire il futuro reimpiego come sede della linea metropolitana. La proposta è finalizzata a migliorare la funzionalità del sistema di trasporto pubblico, a costi inferiori di quelli propri della costruzione di una nuova linea di metropolitana. È una soluzione che riprende le esperienze dei Bus Rapid Transit, diffusesi recentemente, con ottimi risultati, - conclude il tecnico- in molte realtà urbane di grandi dimensioni come Madrid, Istanbul e Bogotà, per citarne alcune».
«Sono mesi che stiamo lavorando a questo progetto - ha dichiarato Roberto Silvestri, coordinatore di Sel della zona Sud Est -. Ci auguriamo che le istituzioni raccolgano questa nostra proposta e lavorino per dare finalmente una risposta all’esigenza di mobilità collettiva su questa importante asta di comunicazione».
La proposta di Sel risponde anche ad altre domande, come afferma il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Città metropolitana, Pietro Mezzi: «L’esigenza primaria è quella della mobilità. Poi, c’è il dovere di risarcire questa porzione di territorio milanese dello scempio realizzato con la tangenziale est esterna. Il progetto che abbiamo presentato ha anche una valenza territoriale di scala metropolitana e i suoi contenuti possono essere esportati lungo altre tratte di linea metropolitana, che da anni attendono di essere prolungate. Infine, - conclude l'esponente di Sel - vorremmo che questa nostra idea fosse ricompresa nel piano strategico della città metropolitana in fase di elaborazione».
Arianna Censi, consigliera delegata alla Mobilità della Città metropolitana, ha valutato la proposta di Sel come “interessante” dal punto di vista metodologico, ma soprattutto ha attaccato regione Lombardia per la recente approvazione della legge sulla Città metropolitana che, sostiene la consigliera, “depotenzia la Città metropolitana. Franco Sacchi, direttore del Centro studi Pim, ha dichiarato: «È una proposta interessante perché presenta costi sostenibili. Si tratta di un cambio di prospettiva, che deve riguardare anche il tema delle trasformazioni urbanistiche dei comuni della Paullese, per evitare inutili consumo di suolo».
Al Convegno sono intervenuti anche Pierfrancesco Majorino, assessore del comune di Milano e candidato alla primarie del centrosinistra; Massimo  Molteni e Marco Menichetti esponenti di Sinistra Ecologia Libertà di San Donato e San Giuliano Milanese e Anita Pirovano, coordinatrice di SEL metropolitano.