Melegnano pulita (la banda del ruf): dove passano loro, non c’è immondizia che tenga |Gallery|

Volontari alla carica per dare l’esempio e trasmettere senso civico

Il logo de La Banda del Ruf

Il logo de La Banda del Ruf e del gruppo Facebook Melegnano pulita

È una banda pericolosissima, quella che da qualche mese si aggira per le aree pubbliche di Melegnano raccogliendo rifiuti e seminando senso civico: è “La Banda del Ruf”, immondizia dal dialetto milanese. Un gruppo di volontari che si sono organizzati per tenere pulita la città di Melegnano. «Da cittadini, girando per le aree pubbliche, abbiamo notato alcune situazioni che necessitavano un intervento e così abbiamo pensato di cominciare a dare noi per primi un esempio tangibile. Siamo un gruppo a cui stanno a cuore la natura e il rispetto della stessa e con piccoli gesti quotidiani o interventi più mirati ci sentiamo in dovere di provvedere alla pulizia in risposta all'inciviltà di molte persone, nel tentativo di sensibilizzare gli altri con atti concreti. Un impegno individuale che, ormai, è diventata un’abitudine; infatti per noi è normale uscire e portarci dietro sempre un sacchetto per raccogliere piccoli rifiuti abbandonati, come bottiglie di plastica, cartacce, ecc.», raccontano a 7giorni.
Per organizzarsi al meglio, “La Banda del Ruf” ha creato un gruppo pubblico su Facebook chiamato appunto “Melegnano pulita (la banda del ruf)”: «Pubblichiamo in anticipo sulla pagina i luoghi dove decidiamo di intervenire e gli orari di ritrovo, così chi volesse aggregarsi può raggiungerci. Per il momento il gruppo sui social è quello a cui fare riferimento, ma vorremmo che diventasse anche un luogo di dibattito sul senso civico, soprattutto in questo periodo estivo dato che, a causa del caldo, gli interventi mirati sono più difficili da effettuare e perciò ricominceremo a settembre-ottobre» spiegano quelli della “Banda”.
Ma come agiscono nei fatti i volontari? Lo spiegano loro stessi: «Nelle nostre “spedizioni pulitive” portiamo anzitutto guanti da giardinaggio, che sono abbastanza spessi e permettono quindi di proteggerci da vetri o lattine arrugginite. Alcuni di noi portano anche quei bastoni telescopici da giardino con pinza al fondo per poter spostare in tutta sicurezza piccoli rifiuti pericolosi, che posizioniamo accanto ai cestini dei rifiuti e poi facciamo la dovuta segnalazione al Comune, alla Mea o alla Protezione civile. La stessa procedura di comunicazione alle autorità competenti viene effettuata nel caso di ingombranti, perché in quel caso noi non abbiamo i mezzi necessari per intervenire. In particolare non possiamo intervenire su materiale di origine sconosciuta, nel qual caso ci limitiamo a produrre delle fotografie per la Mea ed eventualmente per l’Agenzia tutela per la salute (Ats). Ovviamente non intendiamo sostituirci alle istituzioni, ma cerchiamo di dare una mano dove possibile. Con Mea, ad esempio, abbiamo un accordo per cui ci vengono forniti i sacchi per la raccolta e una volta che la “Banda” ha effettuato la pulizia di un luogo, lasciamo i sacchi accanto ai punti di raccolta e informiamo la società che li viene a ritirare».
Quali saranno, però, le prossime mosse di questa “temibile banda”? «Dopo le ferie estive intendiamo prendere contatto con tutti i comitati di quartiere affinché ci segnalino le zone di criticità dal punto di vista della pulizia; questo ci permetterà di effettuare una mappatura, che potrà essere costantemente aggiornata, delle aree problematiche per l’abbandono di rifiuti e di programmare al meglio all'interno del gruppo gli interventi da attuare di volta in volta in un’ottica di una più idonea organizzazione e razionalizzazione».
Preso ormai in ostaggio da questa terribile “Banda”, 7giorni ha domandato quali sono le richieste: «Speriamo nella collaborazione di nuovi volontari a settembre, aspettiamo sempre segnalazioni delle zone – anche piccole aree – per eventuali interventi di pulizia e se necessario ci occuperemo di informare gli enti preposti. Vorremmo inoltre un maggior coinvolgimento della cittadinanza sul problema dei rifiuti, per questo aspettiamo commenti e dibattiti sulla nostra pagina Facebook».
E durante queste vacanze estive, che siate in città o nelle località di villeggiatura, tenete sempre a mente – come ricordano dopo ciascuna azione gli stessi volontari – che: «Trovare pulito è un piacere, lasciare pulito è un dovere!».
Elisa Barchetta
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