Sud Est Milano, Tari non domestica, maglia nera per Pantigliate e Settala, promossi Opera e San Zenone al Lambro

Il comune di Tribiano risulta virtuoso per quel che riguarda le tariffe applicate a tutti i settori commerciali; Merlino ha un costo dei rifiuti pro-capite superiore al valore di riferimento di quasi 22 punti percentuali

Analisi dei dati Confcommercio

Analisi dei dati Confcommercio sugli altri comuni del Sud-Est Milano per le attività commerciali

Dopo l'articolo pubblicato il 3 aprile 2019 abbiamo analizzato i dati completi, ecco cosa abbiamo scoperto:
Anche Pantigliate e Settala comuni di medie dimensioni “maglia nera” per le tariffe Tari relative al settore commerciale, nel gruppo di quelli con elevato numero di addetti esterni. Si completa così il quadro dei comuni del Sud- Est Milano con gli ulteriori dati presenti nella seconda edizione dell’indagine Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza sulla Tari 2018. Entrambi i comuni presentano un numero di imprese ogni mille abitanti inferiore alla media di riferimento eppure hanno una quota di rifiuti pro-capite superiore: Pantigliate del 2,1% e Settala addirittura dell’8%. Il costo dei rifiuti pro-capite però ha valori inferiori a quelli medi, dell’11,6% per Pantigliate e poco più del 34% per il comune di Settala. Anche la raccolta differenziata si presenta in linea o migliore rispetto ai valori medi di riferimento; sembra dunque difficile comprendere il perché di questa valutazione negativa. Ma per quanto riguarda Pantigliate è sufficiente guardare il costo dei rifiuti al metro quadro applicati a tutti i settori imprenditoriali: tutti eccessivamente elevati rispetto ai valori medi, passano da un incremento pari a 100,6% del Terziario ad alta tassazione fino a raggiungere i 176,1 punti percentuali per l’Industria e questi dati sono ancora più esplicativi se si considera la quota percentuale del costo dei rifiuti che va a incidere sulle utenze non domestiche è più elevata rispetto alla media di riferimento di circa 10 punti percentuali (54% contro una media di 43,8%). Il comune di Settala invece,  nonostante un incremento delle tariffe in generale più contenuto, va purtroppo a penalizzare il Terziario ad alta tassazione con un incremento che sfiora il 46% elemento confermato anche da una ripartizione squilibrata dell’onere contributivo, sia fra tipologie di settori sia in relazione alla quota che incide sulle utenze non domestiche e che supera il valore di riferimento del 12%.

Merlino e Tribiano non possono dirsi comuni virtuosi perché presentano situazioni altalenanti. Il comune di Merlino ha un numero di imprese ogni mille abitanti superiore ai valori di riferimento e pur mostrando un miglioramento del 12,8% rispetto alla media per quanto riguarda la quantità di rifiuti prodotta pro-capite mostra criticità per quanto riguarda la raccolta differenziata (inferiore di quasi 7 punti percentuali rispetto alla media) e ha un costo dei rifiuti pro-capite superiore di quasi 22 punti percentuali (140,9 euro contro una media di 115,8 euro). Inoltre, seppure la quota percentuale di costo imputata alle utenze non domestiche è inferiore alla media di riferimento di circa il 2% (49,3% contro una media del 51,2%), le tariffe applicate a tutti i settori commerciali sono superiori ai valori di riferimento (si va dal 6,2% in più per l’Industria fino al 26,4% per le Medie e grandi superfici). Unica eccezione, la categoria Altre attività (che include biblioteche, ospedali, musei e banche) che vede una contrazione delle tariffe pari al 17,4%.

Il comune di Tribiano risulta virtuoso per quel che riguarda le tariffe applicate a tutti i settori commerciali, che hanno una contrazione media del 25% (si passa da una riduzione del 19,2% per l’Industria per arrivare al 36,9% per il Terziario ad alta tassazione), tuttavia la quota di costo che pesa sulle utenze non domestiche è del 70% contro una media del 51,2%, indice di una distribuzione del carico tariffario non equa anche a fronte del numero di imprese presenti nel comune (inferiore di quasi 2 punti percentuali rispetto alla media di riferimento). A ciò si aggiunge anche una performance negativa per quanto riguarda la raccolta differenziata, del 17% sotto il livello medio del cluster di appartenenza.
Tra i comuni virtuosi rientrano invece Opera e San Zenone al Lambro. Opera ha tariffe rifiuti al di sotto dei valori medi per tutti i settori commerciali (da -1,7% per le Medie e grandi superfici fino a -16,5% per la categoria Altre attività) e la quota di costo che grava sulle utenze non domestiche è inferiore del 13,8% rispetto alla media di riferimento per i comuni medi con quota elevata di addetti esterni e questo nonostante il numero di imprese presenti sul territorio sia superiore rispetto alla media del gruppo (77,4 imprese ogni mille abitanti contro una media di 69,5). La criticità per questo comune è rappresentata dalla quota percentuale di raccolta differenziata, che rispetto alla media è inferiore di quasi il 16% (49,2% contro un valore di riferimento del 65%). Il comune di San Zenone al Lambro, invece, rientra a pieno titolo fra i comuni virtuosi perché il costo della Tari pro-capite è nettamente inferiore alla media di riferimento di oltre il 32%, la quantità di rifiuti prodotta pro-capite è più bassa rispetto alla media dei piccoli comuni mentre la percentuale di raccolta differenziata e superiore di ben 4 punti percentuali. A questo si aggiunga il fatto che, nonostante non sia disponibile il dato relativo alla quota di costo che incide sulle utenze non domestiche, le tariffe per tutte le attività commerciali sono tutte inferiori alla media di riferimento (si passa da un -11,2% per le Medie e grandi superfici, fino a un -25% per il Terziario ad alta tassazione).

Purtroppo nulla è possibile dire sui dati relativi alla quantità prodotta e al costo dei rifiuti pro-capite per il comune di Opera perché i valori di riferimento riportati in tabella per il confronto non corrispondono a quelli riportati per gli altri comuni appartenenti allo stesso cluster. Allo stesso modo non è stato possibile analizzare i dati del comune di Mediglia a causa di un errore nella tabella di riferimento, che era invece relativa al comune di Dresano.
Elisa Barchetta
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Integrazione dei dati di Confcommercio

circondario-meleg-melz-lodi.pdf