Piero Addamiano, un parrucchiere con più di cinquant’anni di attività

In occasione del premio ricevuto dalla Camera di Commercio, intervistiamo il lodevole e premiato artigiano di Peschiera Borromeo

Lo scorso 19 giugno 2016 la Camera di Commercio di Milano ha consegnato, durante la 27° edizione del Premio Milano Produttiva, il diploma e la medaglia al merito al peschierese Piero Addamiano che da più di quarantasette anni porta avanti la sua attività di parrucchiere nella cittadina.
7giorni l’ha incontrato e intervistato, sempre bene attenti a non interromperlo durante il lavoro. L’intervista infatti è stata portata avanti davanti a un cliente in massima serenità da ambo le parti.

Ciao Piero, prima di tutto complimenti per il riconoscimento meritato. Raccontaci un po’ come è nato questo lavoro.
Grazie. Beh devo dire che più che altro è una passione. Alla fine quando lo fai per tutta la vita non lo consideri più tale. Ho incominciato a fare questo lavoro quando avevo otto anni in un piccolo paese in provincia di Matera. A sedici anni sono venuto a Milano, prima in Piazzale Corvetto poi, nel 1970, anche perché l’affitto costava meno, mi sono spostato a Peschiera, in via Aldo Moro. E da allora sono la bellezza di sessantasei anni che sono in mezzo ai capelli.

Prima l’ha definita una passione. Si diverte ancora oggi a 74 anni?
Certo, a me piace. Lo faccio ancora bene e c’è l’intenzione di andare avanti. Ho tagliato i capelli a tre generazioni: i miei coetanei, i figli dei miei coetanei e i loro nipoti. Proviamo con una quarta generazione - sorride -. Alla fine quando qualcosa ti fa bene e la fai bene perché dovresti lasciarla.

Circa un anno fa ti hanno consegnato il diploma e la medaglia per i tuoi quarantasette anni di lodevole attività, com’è andata?
Beh, ce ne avete messo di tempo per arrivare - scherza -. Si, sono stato premiato per tutti i miei anni di attività quasi più di un anno fa. Eravamo alla scala di Milano e ho ricevuto il merito personalmente da Squinzi, il padrone della Mapei. Non me l’aspettavo proprio, infatti quando mi hanno chiamato mi sono detto vabbè andiamo a vedere cos’è, senza aspettative.
Devo ammettere che un po’ di emozione c’è stata soprattutto quando mi hanno chiamato a ritirare il premio. Credo che sia normale per chiunque commuoversi quando gli vengono riconosciuti i suoi sforzi.

Perfetto direi che abbiamo tutto. Come vorrebbe chiudere l’intervista?
Boh vediamo. Questo agosto ho appena celebrato i miei cinquant’anni di matrimonio. A guardarmi indietro posso dirmi veramente soddisfatto sia del mio percorso lavorativo che di quello personale. Credo che un uomo non possa chiedere di meglio.

Grazie Piero. Buon lavoro.