Svizzera, un 48enne tedesco muore in seguito al'incendio della sua Tesla con "auto pilota"
Secondo i Pompieri di Bellinzona a innescare l'incendio sarebbero state "verosimilmente" le batterie al litio, secondo l'azienda americana non è certa la causa

Foto www.tio.ch
La Tesla produce macchine elettriche, con dispositivi di intelligenza artificiale che assistono la guida anche in modo automatico e ultimamente ha aperto anche la sede milanese in un autosalone di ampie dimensioni sulla Sp. Paullese all’altezza di Peschiera Borromeo. Il clamore suscitato nei media è causato dal grande interesse che il mercato ha nei prodotti della casa americana del paron Elon Musk.
«Appena la notizia è circolata – recita l’articolo pubblicato il 14 maggio sulla testata svizzera -, l’azienda americana non ha perso tempo. Diversi media ticinesi sono stati contattati nello stesso pomeriggio da un portavoce di Tesla per precisazioni. In particolare, all'azienda preme sottolineare che “allo stato attuale delle indagini” non è certo cosa abbia causato il decesso del 48enne, se l'urto con il guardrail o l'incendio partito dalle batterie». Il gruppo della Silicon Valley dal canto suo si dice «profondamente addolorato» per l'incidente, e afferma di stare «lavorando per stabilire la dinamica dell'incidente in piena collaborazione con le autorità locali».
La Polizia cantonale, contattata da Ticino Online, non ha fornito ulteriori dettagli
al riguardo. Comprensibile visti anche gli interessi in gioco: proprio nei
giorni scorsi negli Stati Uniti la Ntsb, l'agenzia governativa che si
occupa della sicurezza dei trasporti, ha aperto un'inchiesta su un incidente molto simile
avvenuto martedì. A Fort Lauderdale, in Florida, due persone hanno perso la
vita tra le fiamme dopo essersi schiantati con una Tesla 2014 contro un muro.
In quel caso, come nell'incidente sull'A2, non è chiaro se il veicolo
avesse attivato il pilota automatico.
Secondo quanto scritto dai pompieri di Bellinzona sulla loro pagina di Facebook, le fiamme che hanno distrutto la Tesla su cui viaggiava il 48enne sarebbero infatti divampate partendo dalle batterie del veicolo.
A seguito del violento impatto, le batterie agli ioni di litio avrebbero verosimilmente provocato un rapido ed inarrestabile aumento della temperatura, innescando il rogo.
L’uomo, ricordiamo, ha perso il controllo del veicolo pochi metri dopo la galleria del Monte Ceneri andando a sbattere contro il guardrail centrale. L’automobile si è in seguito ribaltata ed ha preso fuoco, intrappolando fatalmente il conducente.

L'autosalone Tesla di Peschiera Borromeo https://insideevs.com/