Gruppo San Donato, Ghribi: «gli ospedali sono imprese energivore e gasivore, serve un intervento urgente per la tenuta del sistema sanitario»

Rispetto al 2019, il costo del gas è orientato a registrare nel 2022 un incremento di circa l’890%, mentre quello dell’energia elettrica di circa il 260%, nonostante il taglio degli oneri in bolletta già applicato dal Governo

Kamel Ghribi

Kamel Ghribi vice presidente del Gruppo San Donato

La comunicazione di Kamel Ghribi

Milano, 31 agosto 2022 - Lo straordinario rincaro dei costi dell’energia e del gas ha reso urgente, per la tenuta del nostro sistema sanitario, sostenere le aziende ospedaliere che vanno inserite a pieno titolo nell’elenco delle imprese energivore e gasivore.

Il Gruppo San Donato, il più importante gruppo della sanità privata accreditata, gestisce centralmente per tutte le sue 56 strutture, l’acquisto di energia elettrica e gas.

La gestione accorta e previdente degli ultimi anni ci ha consentito di limitare l’impatto delle bollette del 2021, nonostante un incremento medio del prezzo di mercato dell’energia elettrica di circa il 220%  e del gas del 330%, rispetto al 2020.

Secondo le nostre stime basate sulle quotazioni di mercato attuali, rispetto al 2019, anno pre Covid e più rappresentativo, il costo del gas è orientato a registrare nel 2022 un incremento di circa l’890%, mentre quello dell’energia elettrica di circa il 260%, nonostante il taglio degli oneri in bolletta già applicato dal Governo.  Inoltre ci preoccupa anche lo scenario che si prospetta per il 2023 che, sempre secondo le nostre stime basate sui prezzi futures attuali, vedrà addirittura un ulteriore e consistente incremento dei costi energetici.

Il Gruppo San Donato ha già preventivamente inaugurato una politica energetica che guarda al futuro. Nel nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, appena aperto ai pazienti, grazie all’utilizzo di fonti energetiche alternative, con l’impianto fotovoltaico, il sistema di pompe geotermiche, il teleriscaldamento generato dall’utilizzo di rifiuti urbani e l’impianto di cogenerazione in grado di fornire 2 megawatt di energica elettrica, si prevede un risparmio di risorse energetiche - a regime - superiore al 30%, rispetto all’utilizzo di impianti tradizionali.

Diamo atto al Governo di aver messo in campo importanti sforzi per spingere verso un accordo europeo che definisca un tetto al di sopra del quale gli operatori non potranno acquistare energia.

La situazione del 2022 rimane comunque molto preoccupante per noi e per tutte le aziende del comparto sanitario privato accreditato che non possono certo ribaltare l’incremento dei costi energetici sulle prestazioni e sui pazienti.

Per questo, in virtù dell’elevatissimo consumo energetico che l’attività ospedaliera impone, è necessario un intervento urgente e mirato che preveda l’incremento delle risorse assegnate, chiedendo che siano ripartite equamente tra tutte le strutture ospedaliere pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale.

Kamel Ghribi
Vice Presidente Gruppo San Donato
Presidente GKSD ESCo