Colturano, scarichi non autorizzati in via delle Industrie, gli ambientalisti chiedono di sanare al più presto questa situazione insostenibile

Il Sindaco: «La circostanza non era nota agli Uffici. Come abbiamo avuto evidenza del problema ci siamo attivati subito, abbiamo emesso 50 Ordinanze, c’è stata una buona risposta dei proprietari. Pronti ad incontrare Legambiente, WWF e Associazione per il Parco Sud per una sinergia sul dafarsi»

Foto repertorio

«Decine di scarichi non autorizzati inquinano regolarmente la roggia Colturana e i terreni limitrofi producendo miasmi e inquinamenti – così recita un Comunicato congiunto di Legambiente, WWF e Associazione per il Parco Sud -. La situazione di drammatica illegalità è fotografata su via delle Industrie. L’allarme è scaturito dalla colorazione anomala che l’acqua della roggia spesso assume, dalle schiume e dai forti odori che in molti dicono di provocare mal di testa e infiammazione delle vie aeree dopo un’esposizione prolungata ai miasmi. Il Comune di Colturano finalmente emette ben  45 ordinanze datate 27 giugno 2022 con le quali si chiede che gli scarichi vengano regolarizzati e fare domanda di allaccio alla rete fognaria così da non inquinare più la roggia Colturana. La situazione, a 6 mesi dall’emissione dell’ordinanza, è ben lontana dall’essere risolta perché solo una piccola parte dei 45 scarichi abusivi ha fatto domanda di allaccio. Pertanto, a oggi, la roggia Colturana continua a essere inquinata ed è veicolo di miasmi insopportabili che ricadono negativamente sulla salute umana, l’agricoltura, la fauna e l’ambiente. Le associazioni scriventi chiedono alle autorità competenti di procedere al più presto per sanare questa situazione insostenibile e fuori legge», concludono gli ambientalisti. (Scarica qui il comunicato integrale).
«Non riesco ancora a spiegarmi come sia stato possibile che dopo l’invito all’allacciamento alla rete fognaria di più di 10 anni fa, non ci siano state verifiche sull’effettivo svolgimento dei lavori – spiega a 7giorni Giulio Guala sindaco di Colturano -. Come abbiamo avuto evidenza del problema ci siamo subito attivati. Abbiamo emesso più di 50 Ordinanze ai proprietari  degli immobili intimando loro di istruire la pratica di allaccio con Cap Holding entro 120 gg dalla notifica. Ci risulta che più del 50% delle utenze abbia già istruito la pratica, e abbiamo già avuto alcune richieste da Cap Holding per manomissione del suolo. Ci stiamo coordinando per cercare di svolgere il grosso dei lavori in una sola volta per evitare disagi alle attività produttive del comparto. Chi non ottempererà all’Ordinanza per tempo, incorrerà in un aggravio importante delle spese, perché compatibilmente con il Bilancio del nostro piccolo Ente interverremo di Ufficio per ripristinare la sicurezza dell’ambiente, addebitando alla proprietà inadempiente tutti i costi».
Giulio Guala continua: «All’inizio dell’anno, dietro la segnalazione di un agricoltore abbiamo svolto un sopralluogo in un terreno agricolo attiguo alla roggia che viene usata  come risorsa idrica per i campi del territorio. Avevamo riscontrato la presenza di liquami schiumosi e maleodoranti . Abbiamo coinvolto immediatamente ARPA Lombardia che dopo una vista sul posto ha dedotto che il problema era dovuto a scarichi non autorizzati. Così ci siamo rivolti a Cap Holding il gestore delle rete fognaria che con una video ispezione ha constatato che solo due delle circa cinquanta utenze delle attività di via delle Industrie sono allacciate alla rete fognaria. La video ispezione – aggiunge il primo cittadino di Colturano -, non è riuscita a risalire al responsabile dello sversamento di rifiuti industriali potenzialmente pericolosi, ma ha verificato come le acque nere della maggior parte delle attività presenti scarichino direttamente nella roggia agricola affluente del fiume Lambro. Sono disponibile ad incontrare le associazioni ambientaliste – conclude Guala - perché condivido la loro preoccupazione, spiegherò tutte le azioni che abbiamo intrapreso come Ente e ascolterò volentieri i loro consigli per il bene del nostro territorio».
Giulio Carnevale

Il Comunicato stampa di Legambiente, WWF e Associazione per il Parco Sud

def-comunicato-3-associazioni-inquinamento-roggia-colturana.pdf