Nasce CUBI, la nuova realtà generata dalla fusione tra il Sistema bibliotecario Vimercatese e quello Milano Est

52 Sindaci hanno sottoscritto l’atto costitutivo della nuova azienda speciale consortile pensata per proporre ai Comuni un’offerta di servizi bibliotecari più ampia

I 52 sindaci che hanno sottoscritto la nascita di CUBI

I 52 sindaci che hanno sottoscritto la nascita di CUBI

Martedì 19 luglio a Melzo 52 Sindaci hanno firmato l’atto di nascita dell’azienda speciale consortile CUBI (“Culture e Biblioteche in rete”). Il nuovo assetto giuridico e organizzativo del Sistema Bibliotecario (prima gestito tramite convenzione intercomunale) offrirà un maggiore supporto alle biblioteche del territorio nel ripensare la propria offerta e dare risposta ai nuovi bisogni, culturali e sociali, delle persone e della comunità. In sostanza, CUBI nasce dalla fusione tra il Sistema Bibliotecario Vimercatese e il Sistema Bibliotecario Milano-Est, al termine di un lavoro condiviso durato 3 anni. «È stato un lungo e stimolante percorso - sottolinea Federico Lorenzini (vice-presidente del Sistema Milano-Est e Sindaco di Paullo) - che ci ha permesso di studiare e vedere sul campo in quanti modi è possibile fare cultura in una biblioteca. Grazie ad alcune visite-studio abbiamo compreso come i servizi di artoteca, di alfabetizzazione digitale o la presenza di una gaming-zone, solo per fare alcuni esempi, possano davvero arricchire l’offerta. Con il Piano strategico abbiamo quindi stabilito in quale direzione sviluppare le nostre biblioteche». La trasformazione in azienda speciale consortile permetterà a CUBI di proporre ai Comuni un’offerta di servizi più ampia rispetto a quella di esclusiva natura bibliotecaria. Alla promozione del libro e della lettura, saranno sempre più affiancate attività culturali e occasioni di apprendimento, incontro e socializzazione. L’obiettivo, in prospettiva, è quello di rendere le biblioteche spazi pubblici sempre più attraenti, stimolanti e al servizio della comunità. Dal punto di vista organizzativo, la nuova forma consortile garantirà agilità decisionale e operativa, solidi meccanismi di governance nelle mani delle amministrazioni aderenti e l'assunzione del personale necessario alla realizzazione delle attività. Inoltre l’ottimizzazione dei costi di produzione dei servizi, un più facile accesso al credito e occasioni di finanziamento per realizzare progetti culturali.

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