Vaccinazioni Covid over 60: in 24 ore 80mila prenotazioni, ma gli hub nel Sud-Est Milano per ora non riapriranno

Lo ha comunicato l’Asst Melegnano-Martesana dopo una serie di incontri con Regione e Ats. I cittadini potranno rivolgersi ai centri nel Lodigiano, al Palazzo delle Scintille a Milano e alle farmacie. I sindaci pronti a correre ai ripari

L'ingresso dell'ex centro vaccinale di Vizzolo Predabissi

L'ingresso dell'ex centro vaccinale di Vizzolo Predabissi

Sono oltre 17.000 le 'quarte dosi' di vaccino anti Covid-19 somministrate dal 12 luglio a oggi in Lombardia, come da disposizioni ministeriali, alle persone di età pari o maggiore di 60 anni e ai cittadini fragili dai 12 anni in su. In poco più di 24 ore, per il mese di luglio, sono stati fissati quasi 80.000 appuntamenti. Numeri sicuramente elevati, ma non abbastanza da spingere la Regione a riaprire gli hub vaccinali per quello che riguarda il Sud-Est Milano, che in passato ha annoverato il palazzetto dello sport di via Verdi a Vizzolo, il parco esposizioni di Novegro e il polo vaccinale del Policlinico sandonatese. Dopo una serie di riunioni con Regione e Ats, la dottoressa Alessandra Nardi, responsabile del servizio vaccinale di Asst Melegnano Martesana, ha infatti comunicato che solo qualora venisse registrato un elevato volume di prenotazioni, a quel punto potrebbe essere data indicazione di aprire qualche eventuale presidio. Stando così le cose, ai residenti di questa parte di hinterland Milanese non resta che fare riferimento ai centri ancora operativi nel Lodigiano, al Palazzo delle Scintille in zona Citylife a Milano e alle farmacie che hanno predisposto il servizio vaccinale. In Lombardia è attualmente attivo un modello misto di somministrazioni, che attualmente conta 35 centri vaccinali distribuiti in base alle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori, tra cui 8 punti di erogazione gestiti da cooperative di Medici di Medicina Generale, e 531 farmacie. «Il piano operativo predisposto – rende noto l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia - sarà progressivamente aggiornato e potenziato in base alla domanda da parte della popolazione, che viene costantemente monitorata per garantire la seconda dose booster a tutti coloro che la richiedessero». Alla luce di ciò, i sindaci del Sud-Est Milano si sono detti pronti a ragionare circa la possibilità di trovare spazi civici dove eventualmente allestire un punto vaccinale per venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà, qualora ce ne fosse bisogno. 

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