Siccità: il WWF in azione per salvare il verde delle oasi sul territorio

Da giorni i volontari, armati di secchi e secchielli, cercano di ristorare le piante la cui sopravvivenza è messa a dura prova dal perdurare della mancanza di precipitazioni

Un volontario all'opera

Un volontario all'opera Foto: WWF Sud Milano

La pesante crisi idrica che da mesi attanaglia il territorio sta mettendo a dura prova, oltre l’agricoltura, anche il verde delle oasi cittadine e le aree di recente piantumazione, come quelle interessate dal progetto ForestaMi di Città Metropolitana. Per questo il WWF del Sud-Est Milano ha lanciato “mobilitazione generale”, chiamando a raccolta i propri volontari per correre in soccorso di piante e arbusti. Da qualche settimana, infatti, gli attivisti, armati di secchi, secchielli, bottiglie di plastica e addirittura autobotti, si stanno impegnando a offrire ristoro alle essenze arboree presso le aree tutelate dal WWf, la cui sopravvivenza è ora a forte rischio. Un’operazione, questa, che viene svolta ogni estate ma che ancor di più quest’anno è quanto mai necessaria. In particolare i volontari si sono messi al lavoro presso l’oasi Levadina di San Donato Milanese, il bosco di Montorfano a Melegnano, le oasi della Visconta e della Gerenzana a San Giuliano Milanese, l’area naturalistica tra Ponte Lambro e Peschiera Borromeo. Una vera e propria corsa contro il tempo, nella speranza che presto le condizioni atmosferiche mutino e diventino più favorevoli. L’acqua per innaffiare piante e arbusti è prelevata principalmente dalla Vettabbia, dalla roggia Visconta e dai vari fontanili. Assieme a loro si sono mobilitati anche i vari gruppi di quartiere e le organizzazioni ambientaliste locali come GreenSando, che si sta prendendo cura del Pratone. «Anche e soprattutto quest’anno non ci si sottrae a questo impegno – commentano gli esponenti del WWF -. Se non si desse l’acqua a queste piante, con la crisi climatica attuale sarebbero destinate a morte certa. Inoltre, qualche volontario ha “adottato”, bagnando regolarmente, giovani alberi e arbusti anche in altre aree non oasi. Salvaguardare dalla siccità le giovani piante è un investimento per il nostro futuro e per le future generazioni, per questo chiunque volesse darci una mano è il benvenuto».

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