Prostituzione, ragazze schiavizzate con riti Voodoo: 4 arresti

Le giovani venivano sottomesse psicologicamente e poi finivano a prostituirsi sulla Binasca

Ipotizzati i reati di tratta degli esseri umani e riduzione in schiavitù

Al termine di un serrato anno di indagini, la polizia di Stato ha sgominato una rete criminale attiva tra Italia e Nigeria nello sfruttamento di giovani donne da avviare alla prostituzione su strada in provincia di Milano. Gli inquirenti hanno proceduto al fermo di 4 cittadini nigeriani accusati di tratta degli esseri umani e riduzione in schiavitù. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le giovani venivano sottomesse psicologicamente in Nigeria per mezzo di riti Voodoo e poi erano fatte partire per l’Italia, alcune attraverso i barconi che, salpando dalla Libia, giungono a Lampedusa. La destinazione finale erano le strade della provincia milanese, principalmente la SP 40 Binasca. Nel corso del lavoro investigativo, gli inquirenti hanno individuato almeno 9 ragazze vittime della tratta, 4 delle quali sono già state collocate in comunità grazie alla Casa dei diritti del Comune di Milano. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Milano, hanno permesso prima alla Procura della Repubblica di Lodi e poi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, cui il fascicolo è stato trasmesso per competenza, di ipotizzare per alcuni degli arrestati i delitti di tratta degli esseri umani e riduzione in schiavitù, come poche volte era accaduto in passato. Gli inquirenti hanno altresì individuato a San Giuliano la contabilità dell’organizzazione, tenuta da una donna conosciuta dalle ragazze con lo pseudonimo di “Madame”, cui venivano consegnati tutti i proventi dell’attività di prostituzione su strada. Le indagini erano scattate nel 2014 a seguito della denuncia di una giovane di 21 anni che, vedendo tradite le sue possibilità di una vita migliore in Italia, ha avuto il coraggio di raccontare alla polizia i soprusi cui veniva sottoposta.
Redazione Web