Mediglia: Ca’ del Lambro è fuori dal Parco Agricolo Sudmilano

Accolta la richiesta del Comune: i terreni che si estendono dalla cascina al fiume Lambro saranno estromessi dall’area protetta. Bianchi: «Assurdo che un’area contaminata fosse compresa in un ente di pregio»

I confini del Parco agricolo del Sudmilano sono stati ufficialmente ridefiniti e, al loro interno, non sarà più ricompresa la “bomba ecologica” di Ca’ del Lambro. È stata finalmente accolta la richiesta del Comune di Mediglia che, ormai da tempo, chiedeva l’estromissione dall’area protetta dei terreni tra la cascina ed il fiume, vale a dire quelli contaminati da almeno 30 anni. L’ufficialità è arrivata nei giorni scorsi, nell’ambito di un incontro formale svoltosi a San Donato cui hanno preso parte diversi Enti, relativo al tema “Istituzione delle aree a parco naturale”. «Non aveva alcun senso che terreni contaminati da oltre 30 anni – commenta il sindaco, Paolo Bianchi -, facessero parte di un parco naturale. Ora, grazie all’esclusione della bomba ecologica dal Parco agricolo del Sudmilano, le procedure per l’esecuzione della bonifica dell’area inquinata dovrebbero essere facilitate, considerata la caduta di tutti i vincoli paesaggistici». Nella richiesta presentata per lo stralcio dal Parco Agricolo, il Comune Medigliese ha sottolineato come, stranamente, Città Metropolitana avesse continuato ad individuare i terreni inquinati di Ca’ del Lambro come area di pregio, scordandosi invece della loro  pericolosità.
Redazione Web

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo