Mediglia: contestazione a Bianchi sulla scuola materna di San Martino Olearo

Per il Sindaco Paolo Bianchi nessuna volontà di chiudere la scuola chi afferma questo dice il falso

Venerdì 13 febbraio alle ore 10 presso il Municipo di Mediglia nella frazione di Triginto una folta rappresentativa dei genitori degli alunni della scuola materna comunale di San Martino Olearo,  gestita dalla congregazione delle  Suore e figlie della nostra signora di Monte Calvario, ha manifestato contro le decisioni dell’Amministrazione di fare una gara di appalto per le gestione dell’asilo tanto caro a molti medigliesi.  La Congregazione dal 1934 gestisce la scuola, nell'immobile comunale, in virtù di una convenzione con l'Amministrazione medigliese,  la quale ogni anno sostiene economicamente la struttura pagando le utenze, e ospitando le religiose. Alla scuola hanno libero e gratuito accesso anche i residenti di altri comuni. Secondo quanto riferito dal Sindaco Bianchi, per effetto delle nuove norme, il Comune è costretto a fare una gara d'appalto per la gestione della scuola. Le suore per ora sembrerebbe non abbiano i requisiti per parteciparvi. Il Sindaco afferma inoltre, che la macchina comunale stia facendo di tutto per scongiurare l'addio delle suore.  I genitori non ci credono e rispondono: «Volete chiuderlo!».

Il reportage video della mattinata di fuoco

Cronaca della manifestazione

Il Comune di Mediglia, in data 12 febbraio 2015 ha emesso sul proprio sito un  comunicato a seguito delle voci sempre più insistenti sulla chiusura dell’Asilo. I genitori degli alunni della scuola materna di San Martino Olearo, accusano l’Amministrazione di ambire alla chiusura della scuola per economizzare le risorse comunali. Secondo il Sindaco Paolo Bianchi le voci sono false, non è una questione economica e lo proverebbe il fatto che l’Amministrazione Comunale stia facendo di tutto per aiutare la congregazione ad acquisire i requisiti necessari per partecipare alla gara: «Purtroppo – dichiara il Sindaco - le conseguenze create con l’introduzione delle nuove normative sugli appalti pubblici, ci pone in una situazione difficile. Queste prevedono una gara d’appalto obbligatoria, la stiamo programmando per il mese di giugno, dobbiamo anche prendere in considerazione l’eventualità che non vincano le religiose». Il Sindaco sottolinea come gli sforzi dell’ente vadano nella direzione di mantenere aperta la scuola materna di San Martino,dichiarandosi  pronto a perorare la causa delle religiose ad ogni livello.  «La controversia - continua il Sindaco - non ha alcun modo di esistere, in quanto Il comune ha a cuore, la scuola di San Martino, quanto i cittadini, essendo un luogo radicato nel territorio da 81 anni e rilevante per esso. Siamo consci  della significatività della presenza delle suore di Nostra Signora al Monte Calvario. Suor Tommasina (n.d.r. La madre superiore) , ha tutto il nostro appoggio. L’Amministrazione Comunale è disponibile a ricevere contributi in termini legislativi e normativi utili a redimere la questione. Una volta risolto questo problema, sarà necessario che chi non è residente a Mediglia paghi una retta per l’iscrizione, fino ad’ora garantita  – conclude il Sindaco - gratuitamente a tutti».
Per i genitori le cose non stanno così, ecco alcune dichiarazioni raccolte durante la manifestazione:
Paola mamma di uno alunno: «Abbiamo visto che ci sono diverse strade percorribili, per far sì che il nostro asilo non chiuda, e siccome siamo certi che si tratti di un patrimonio per tutta la comunità, ci auguriamo tutti che si riesca a tener vivo questo posto».
Francesca mamma di un bambino che frequenta la scuola materna: «Con la riunione del 9 febbraio 2015 ci hanno informato dell’esclusione al MEPA*, siamo rimasti scioccati. Non abbiamo la paura di dover pagare una possibile retta, il problema è che ci sono altre strade, che esporremo al Sindaco, non è detto che si debba fare una gara d’appalto».
Stefano residente San Martino, il figlio Lorenzo frequenta il primo anno di scuola materna: «Le suore non hanno scopo di lucro, sono come delle nonne, quindi non si possono trattare col Mepa, che è entrato in vigore dal 2012. Oltretutto siamo arrivati a sapere tutto questo sei giorni prima del termine delle iscrizioni all’asilo. Dovevano avvisarci 3 anni fa, in questo modo sarebbero stati dalla nostra parte. Ora esporremo le nostre soluzioni al Sindaco». Per Stefano poi dietro a tutto questo potrebbe nascondersi esclusivamente una questione economica:  «Potrebbe non essere conveniente tenere aperto un asilo dove ci siano solo 23 persone del comune e le rimanenti 15/16 di altri comuni, potrebbero voler ottimizzare i costi, mandando tutti i bambini in un altro asilo. Purtroppo abbiamo dovuto iscrivere i nostri bambini per problemi legislativi, ora attendiamo di ricevere risposte».
Melissa: «L’unica cosa che spero, è che le suore non vengano in alcun modo spostate da San Martino. Il vero problema si presenterà a settembre, e abbiamo bisogno di chiarimenti da parte dell’Amministrazione comunale, su cosa accadrebbe in caso di appalto sfavorevole, e nel caso di chiusura dell’asilo. Abbiamo bisogno di chiarezza».

Giulio Carnevale

*Il Mercato Elettronico della PA (MEPA) è  uno strumento di eProcurement pubblico, gestito da Consip per conto del Ministero Economia e Finanze. Si tratta di un mercato interamente virtuale in cui le amministrazioni acquirenti e i potenziali fornitori si incontrano, negoziano e perfezionano on line contratti di fornitura legalmente validi. L'utilizzo della firma digitale infatti permette a PA e fornitori di conferire valore legale ai documenti pubblicati e consentire il perfezionamento dei contratti di acquisto.
Le PA possono ricercare, confrontare ed acquisire i beni ed i servizi, per valori inferiori alla soglia comunitaria, proposti dalle aziende fornitrici "abilitate" a presentare i propri cataloghi sul sistema. I prodotti ed i servizi sono presentati in cataloghi strutturati e descritti nel rispetto di formati standard e secondo le regole e le condizioni definite da  Consip per ciascun bando merceologico. Gli acquisti possono essere effettuati secondo 2 modalità: l'Ordine diretto (ODA), cioè l'acquisto diretto da catalogo in base alle offerte pubblicate dai fornitori, o la Richiesta di offerta (RdO) grazie alla quale l'amministrazione può richiedere ai fornitori, selezionandoli liberamente tra quelli abilitati,  diverse e ulteriori offerte personalizzate sulla base di specifiche esigenze.
(Fonte Confcommercio)