Trasferito per fare spazio alla nuora del Sindaco fa causa al Comune di Mediglia

Secondo Salvaderi e i suoi legali Renato Ragozzino e Giuliana Scaricabarozzi, il sindaco Carla Andena lo avrebbe messo in disparte per fare spazio alla nuora.
A testimoniarlo sarebbero i certificati anagrafici, documentazione che si è resa necessaria produrre dopo che il primo cittadino aveva negato con insistenza il legame di parentela con la nuova assunta. A occuparsi del caso è il Tribunale di Lodi. La prossima udienza è prevista per settembre 2010. I fatti risalgono al primo gennaio 2007, quando Salvaderi fu trasferito da solo in località Bustighera, in un ufficio distaccato. «Nel ricorso introduttivo – riportano gli atti del processo – si segnalava che il posto di lavoro precedentemente occupato dal ricorrente è stato attribuito a un lavoratore – tale omissis – nuora del Primo cittadino assunta dall’Amministrazione con contratto a tempo determinato e di livello inferiore a quello del ricorrente». Amleto Salvaderi, assunto nel 1994, dopo aver vinto un concorso pubblico, avrebbe chiesto ripetutamente spiegazioni al Sindaco riguardo al trasferimento: «Ma lei – spiega – mi ha costantemente evitato. Nel frattempo io ho sofferto un crollo psicologico, subendo danni dai punti di vista biologico e professionale. Continuavo a chiedermi se il provvedimento attuato dall’Amministrazione comunale fosse dipeso in qualche modo dal mio comportamento». Per questo, l’ex dipendente e i suoi legali hanno chiesto 200mila euro di risarcimento. Salvaderi, tuttavia, non chiede il reintegro nel posto di lavoro: «Voglio che capiscano, però, che non meritavo il trattamento che mi hanno riservato» aggiunge.

Lorenzo Invernizzi