Andrea Caliendo: «In 5 anni non abbiamo fatto niente»

Testa a testa fra il consigliere di maggioranza e il Sindaco sul collegamento Cerca-Binasca

Ha la benedizione del sindaco Vito Bellomo la manifestazione del 3 marzo, indetta dal consigliere di maggioranza Andrea Caliendo, per esaurita pazienza civica. «La politica non c’entra, questa è una manifestazione di cittadini!», esclama Caliendo, 62enne consigliere indipendente del centrodestra melegnanese. Caliendo è esausto del traffico. La sua manifestazione, programmata per bloccare le corsie della via Emilia tra le 10 e le 12 di sabato mattina, è stata pensata come dimostrazione di scontento all’indirizzo di Provincia e Regione, affinché «muovano qualcosa». Caliendo è dell’opinione che debbano essere i due Enti a tirare fuori i soldi per realizzare il collegamento. «Oggi non è raro che si crei una coda di 3 km e mezzo fino a San Zenone al Lambro. Dieci anni fa erano 38mila i veicoli che circolavano al giorno. Ricordo che era il 1964 quando fu demolito un distributore in via Veneto per fare spazio ai picchettamenti di questa “tangenzialina”. Dobbiamo ringraziare l’era fascista, fu Mussolini a spostare l’Emilia lì dov’è adesso. Era il 1928! Non è ancora successo niente», incalza il Consigliere. Il progetto dei lavori infatti giace bloccato a Roma. Il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha bocciato i vizi di forma della procedura.
Blocco sul quale sospira anche Bellomo, che su una cosa scuote la testa: «Ben venga una manifestazione pacifica – dichiara – il collegamento Cerca-Binasca è essenziale per la viabilità di Melegnano. Tutto il mio mandato di 5 anni è stato per la presa in carico dei costi da parte della Tem. Ma i costi non possono essere chiesti a Regione e Provincia, non ne hanno i soldi; questo è l’unico appunto che sento di fare a Caliendo», conclude Bellomo. «Il Sindaco, che stimo, mi sembra un po’ fuori luogo – commenta di rimando il Consigliere –; vuol dire che ogni giorno ci dovremo digerire quantità di traffico. Dobbiamo aspettare un altro Mussolini? La fiducia è svanita: in questi 5 anni non abbiamo fatto niente!».
Marco Maccari