«Oggi tutto il mondo si chiama Charlie perché ieri non ha avuto il coraggio di chiamarsi Yahya Adnan Shoughry»

Per Fabio Raimondo Assessore di Melegnano per fermare l'Isis bisogna non lasciare sola la Siria nella sua battaglia

L’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Fabio Raimondo, nonché membro della Giunta Bellomo a Melegnano, in questi giorni propone la sua ricetta per combattere l’Isis con un post su Facebook:
«Ve lo ricordate quando Obama, premio Nobel per la Pace, leader del mondo libero e Capo del Partito Democratico mondiale era pronto alla guerra contro la Siria?
Gli stessi soldati americani avevano detto: "non ci siamo arruolati per andare a combattere in Siria a fianco ad Al Qaeda." Dov'erano le bandiere arcobaleno? Dov'erano i pacifisti? Dov'era l'Occidente?
Lo stesso presidente Hollande ha riconosciuto di recente che la Francia ha armato i “ribelli” che combattono contro l’Esercito siriano.  E sembrerebbe che gli attentatori di Charlie Hebdo fossero proprio tornati dalla Siria. Ma oggi la Siria è l'unico Stato della regione che garantisce la libertà religiosa, combatte apertamente l'ISIS e il fondamentalismo islamico. Da sola. L'Europa si schieri a difesa delle comunità cristiane massacrate dai cosiddetti ‘ribelli’ dell'ISIS e al fianco della Siria laica che non vuole cedere al fondamentalismo. È così difficile capirlo?»