Accoltellò un poliziotto in Stazione Centrale: migrante è stato espulso dall’Italia

La Questura rende noto che, nel pomeriggio di giovedì 20 luglio, l’africano è stato imbarcato a Malpensa su un volo diretto per la Guinea. Sala: «Mancata espulsione sarebbe un affronto»

Nell'immagine il momento dell'aggressione ripreso dalle telecamere della Stazione

Nell'immagine il momento dell'aggressione ripreso dalle telecamere della Stazione Nel riquadro Mamadou Diallo

De Corato: «Quando il rimpatrio degli altri 6mila espulsi che sono a Milano?»

Giovedì 20 luglio la Polizia di Stato ha proceduto all’esecuzione del rimpatrio di Mamadou Saidou Diallo, responsabile dell’accoltellamento di un poliziotto in Stazione Centrale avvenuta lunedì 17 luglio. Nato in Guinea il 6 luglio 1989, Diallo era stato scarcerato dopo sole 36 ore di carcere, circostanza che aveva suscitato non poche polemiche. A seguito delle procedure di identificazione da parte del Console della Guinea e della convalida del provvedimento di esecuzione immediata dell’espulsione emanato del Questore di Milano, il giovane con alle spalle numerosi precedenti verrà rimpatriato. Secondo quanto comunicato dalla Questura, Diallo è stato imbarcato alle 18.25 a Malpensa con volo diretto alla capitale della Guinea, scortato da tre agenti della Polizia di Stato. «Si rimane a bocca aperta di fronte a certe situazioni, – ha commentato il sindaco di Milano, Beppe Sala  –. Si tratterà anche di applicare le leggi, non c’è dubbio, ma se le leggi sono queste bisogna anche pensare di cambiarle. Se adesso l’aggressore non viene rispedito in Guinea lo considero un affronto per Milano». Molto critico a riguardo Riccardo De Corato, ex Vice-Sindaco di Milano e Capo-Gruppo di Fdi-An alla Regione Lombardia: «Diallo è in viaggio per la Guinea, ma ci chiediamo: a quando il rimpatrio degli altri 6.000 presenti a Milano che hanno lo stesso foglio di espulsione? Quando vedremo sugli aerei queste persone che hanno perso, secondo le Prefetture, lo status di profughi e hanno l'ordine di lasciare il nostro paese e Milano in particolare? 6.000 da espellere erano sino al marzo scorso secondo dati diramati dall'Assessorato alla Sicurezza della Regione Lombardia. Probabilmente ad oggi saranno sicuramente molti di più. Se per espellerli dobbiamo aspettare che facciano quello che ha fatto Diallo stiamo freschi – conclude De Corato - soprattutto perché questa volta è andato tutto bene per il poliziotto che aveva il giubbotto anti-proiettile!».
Redazione Web