Accompagnava in ospedale medici e infermieri: tassista muore a Milano per Coronavirus

Il 63enne Giuseppe Allegri aveva accusato i primi sintomi due settimana fa. De Corato: «Grazie ad una categoria che ha deciso di continuare a fornire il proprio essenziale contributo nonostante l'emergenza»

É morto mercoledì 1 marzo all'ospedale San Paolo di Milano, dopo alcuni giorni di ricovero, il tassista 63enne Giuseppe Allegri, che era stato colpito dal Coronavirus. L'uomo aveva accusato i primi sintomi due settimane fa circa, aveva smesso di guidare ed era rimasto a casa, poi però le sue condizioni erano peggiorate, tanto che era stato ricoverato. Prima di stare male, Allegri aveva spesso accompagnato molti familiari di pazienti, medici ed infermieri proprio al San Paolo. «Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari, amici e colleghi del tassista Giuseppe Allegri – commenta Riccardo De Corato, assessore lombardo alla Sicurezza -. La mia solidarietà è rivolta anche alla categoria dei tassisti che, nonostante il momento emergenziale che stiamo vivendo, ha deciso di non far mancare il proprio servizio ai milanesi ed in particolare a chi ha la necessità di spostarsi per motivi di lavoro, principalmente legato alla sanità». I sindacati dei tassisti milanesi dall'inizio dell'epidemia in più occasioni hanno protestato per la mancanze dei dispositivi di protezione, ossia mascherine, guanti e divisori tra sedili anteriori e posteriori, chiedendo di poter lavorare in condizioni di sicurezza.
Redazione Web 

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