Area C: il Consiglio di Stato accoglie un ricorso e sospende il provvedimento
Area C, indubbiamente uno dei provvedimenti più discussi dell’Amministrazione Pisapia, da oggi è stata ufficialmente sospesa.
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso presentato dalla società Mediolanum Parking Srl, che lamentava come Area C rappresentasse un pericolo per il proprio interesse economico.
Il Consiglio di Stato ha così riformato la decisione con cui, il 6 giugno scorso, il Tar della Lombardia aveva già rigettato l’istanza presentata dalla stessa Mediolanum Parking. Ora toccherà sempre al Tar della Lombardia fissare l’udienza di merito, nel cui ambito si deciderà se riattivare o meno Area C, la cui convocazione è attesa grosso modo entro settembre.
A partire da questa mattina, dunque, gli automobilisti non dovranno più pagare i 5 euro previsti per transitare all’interno della Cerchia dei bastioni. L’ordinanza depositata dal Consiglio di Stato, però, non ha mancato di suscitare polemiche e perplessità, soprattutto tra coloro che hanno fortemente voluto e sostenuto Area C.
«Area C – ha affermato l’Assessore alla mobilità, Pierfrancesco Maran - in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un’aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi».
Di simile avviso è anche Roberto Caputo, consigliere del Pd a palazzo Isimbardi, che ha dichiarato: «Di fronte ad un'ordinanza di questo genere, il quesito politico che si pone è se viene prima l'interesse pubblico, quale la difesa dell'ambiente, oppure l'interesse dei privati al risarcimento di un danno economico». Caputo invita quindi a non sottovalutare la decisione del Consiglio di Stato, esortando però a esaminarla con attenzione, proprio dal punto di vista degli spunti che se ne potrebbero trarre per migliorare l'azione amministrativa.
Alessandro Garlaschi